Colors, Shimla, Himachal Pradesh, India

Riflessione del giorno

venerdì 13 maggio ’16

By Patronato S. Vincenzo

May 12, 2016

 

Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di Fatima)

« Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano». «Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia».  «SS. Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento! »

 

B.V. Maria di Fatima

Oggi si celebrano le apparizioni di Maria a Fatima, in Portogallo nel 1917. A tre pastorelli, Lucia di Gesù, Francesco e Giacinta, apparve per sei volte la Madonna che lasciò un messaggio per l’umanità. Fatima “racchiude un contenuto dottrinale tanto vasto da poter certamente affermare che non gli sfugge alcuno dei temi fondamentali della nostra fede cristiana…”.

 

La parola di Dio del giorno (Gv 16,12-15)

Quando si fu manifestato ai discepoli e ebbero mangiato, Gesù disse a Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».  Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene? e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle.  In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».  Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».

 

La riflessione del giorno (don Bosco)

A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell’altro. (Don Bosco). La solitudine, il vivere soli, il non dover rendere conto a nessuno di quel che si fa, dà un’effettiva sensazione di libertà, ma è un’illusione e pericolosa per di più. Infatti tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami (l’esasperato amore per gli animali tipico di oggi rivela solo tanta solitudine). Nel bisogno e nella sofferenza poi, non c’è male peggiore della solitudine. Solo chi si illude di essere così forte e ricco da non dover dipendere e da non chiedere niente a nessuno, difende la propria solitudine (oggi la sia chiama privacy) ma è un vizio da ricchi. Non a caso nella Bibbia la prima realtà negativa che Dio nota nella sua creazione è la solitudine di Adamo: “Non è bene che l’uomo sia solo”. E il libro del Qoeleth: Guai a chi è solo e cade senz’avere chi lo rialzi!”. Per questo fin dal principio la fede cristiana è fede comunitaria: Gesù nell’ultima cena ha pregato affinché noi fossimo uno e ci ha lasciato in eredità il comandamento “Amatevi a vicenda”. Vegliare sulla solitudine dell’altro –come saggiamente raccomanda don Bosco- è però possibile solo accettando di perdere qualcosa della propria libertà a favore di una vita che non ha nulla da nascondere. 

 

L’Intenzione del giorno

Preghiamo per chi organizza i pellegrinaggi e per coloro che vi partecipano