Riflessione del giorno

venerdì 17 novembre ’17

By Patronato S. Vincenzo

November 16, 2017

 

nell’immagine una fotografia di Martin Parr

 

Proverbio del Giorno

«Un fiore odoroso, calpestato, sparge ancora profumo (Cina)»

 

Iniziamo la giornata pregando (Te Deum)

Salva il tuo popolo, Signore, guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno. Amen.

 

Elisabetta d’Ungheria Religiosa

Nata nel 1207 da nobile famiglia, fu promessa in moglie a Ludovico figlio del Re di Turingia. Sposa a 14 anni, madre a 15, restò vedova a 20 con tre figli. Alla morte del marito, si ritirò e scelse come dimora una modesta casa di Marburgo fece edificare a sue spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscritta al terz’ordine francescano, si offrì agli ultimi, visitava i malati, si fece mendicante e si attribuì le mansioni più umili. La sua scelta scatenò la rabbia dei cognati che la privarono dei figli. Morì a Marburgo il 17 novembre 1231

 

La Parola di Dio del giorno (Lc 19,41-44)

Gesù disse: «Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo: mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e venne il diluvio e li fece perire tutti. Come avvenne anche al tempo di Lot: mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece perire tutti. Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si rivelerà. In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa, non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro. Ricordatevi della moglie di Lot. Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l’uno verrà preso e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà presa e l’altra lasciata». Allora i discepoli gli chiesero: «Dove, Signore?». Ed egli disse loro: «Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi». 

 

Riflessione Per Il Giorno (David Mills)

Come pare abbia detto lo scrittore irlandese James Joyce, nella Chiesa “c’è posto per chiunque”: forse non lo ha detto riguardo alla Chiesa, ma è in ogni caso un pensiero splendido. “Chiunque” include le persone strane, eccentriche, difficili e fastidiose e quelle che suscitano frustrazione e imbarazzo. Potrebbe includere persino voi, anzi noi. La Chiesa infatti richiede molto e molto poco. Nella chiesa infatti si deve essere d’accordo con molte cose e vivere conformemente a esse, ma non si dev’essere un tipo di persona specifica o particolare. Si può essere addirittura il “cristiano fissato” più fastidioso, che crede di aver ragione in un piccolo ambito e fa di tutto per sostenere il suo punto di vista a costo di diventare una di quelle persone moleste da sopportare pazientemente che sono oggetto delle opere di misericordia spirituale…Anche in questo caso si fa pienamente parte della Chiesa, come qualsiasi santo. Non si deve infatti rispettare alcuno standard se non quelli di Dio. 

          

Intenzione del giorno

Preghiamo per tutti coloro che non hanno accesso allo studio e all’istruzione, soprattutto i giovani 

 

 

191° quadro de “1.000 quadri più belli del mondo”

 

Il pittore olandese Maarten van Heemskerck (1498-1574) fu allievo e poi rivale di Jan van Scorel nella bottega del quale si dedicò al ritratto e grazie a questo tipo di rappresentazione trovò una rapida affermazione che susciterà l’invidia del maestro. Questo ritratto di famiglia è lo splendido esempio delle sue capacità pittoriche. L’anello del protagonista lo identifica come Peter Jan Foppeszoon, ricco borghese, consigliere comunale e guardiano di chiesa di S. Bavone ad Harlem. Sua moglie Alijdt Mathijsdr, gli aveva dato 3 figli, Jan, Cornelia e Pieter nato intorno al 1530. La nascita, o il battesimo, del figlio più piccolo potrebbe essere stata l’occasione per l’incarico di questo ritratto. Il dipinto è un capolavoro della ritrattistica nell’arte dei Paesi Bassi del XVI sec: una famiglia vestita di tutto punto siede attorno al tavolo imbandito. Il padre, che ha una borsa appesa alla cintura (simbolo della sua agiatezza economica) con la mano destra regge un bicchiere di vino in un gesto invitante, mentre la sinistra poggia sulla spalla della figlia. Il bimbo più piccolo sulle ginocchia della madre porge a chi guarda il crocifisso del rosario materno (madre e figlio sembrano copiati dalle Madonne della pittura fiorentina del ‘400). La composizione della scena è stabilizzata dalle “postazioni angolari” di padre e madre, non presenta rigidità e riflette sia le influenze della pittura italiana acquisite da Heemskerck nel suo soggiorno a Roma, sia lo sforzo del pittore di conferire plasticità alle figure e oggetti. Il tavolo con le stoviglie e il cibo, accuratamente rappresentati, riprende l’amore per i dettagli caratteristico della pittura fiamminga: c’è solo un breve passo da qui all’affermarsi della natura morta come genere a sé stante. E se è vero che le età e le espressioni dei tre bambini sono caratterizzate con precisione, le figure degli adulti restano distanti dallo spettatore: il loro mondo interiore rimane ermeticamente sigillato e misterioso. Ma è forse proprio per questo che il quadro emana un fascino particolare.