6. settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno di S. Agostino
Quante ricchezze ha l’uomo nell’intimo, eppure non scava.
Preghiera del giorno
Signore, siamo viandanti stanchi delle fatiche del viaggio, ma sappiamo che dobbiamo ripartire scendere nelle pianure ostili, risalire le valli, guadare i fiumi, traversare i deserti, e camminare…
Ma sappiamo che un giorno giungeremo alle porte della Città la cui sola luce è l’Agnello immolato.
Per questo ti rendiamo grazie, Padre santo, per averci donato un po’ della gioia che riempirà il mondo quando il Figlio tuo si porrà alla testa dell’umanità e riconsegnerà il regno per la festa definitiva e sicura e regneremo con Lui per i secoli. Amen.
Santo del giorno: S. Geltrude Comensoli
La Parola di Dio del giorno Marco 8,34-9,1
Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita? Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».La Parola di Dio del giorno Marco 8,34-9,1
Riflessione sulla necessità di vincere l’orgoglio
L’orgoglio manifesta una profonda ignoranza della natura umana. Come osserva padre Jean-Yves Leloup, autore di un’opera ispirata alla saggezza dei Padri del Deserto (Métanoïa: une Révolution Silente, 2020), l’orgoglio è la “patologia più ovvia dell’uomo contemporaneo”.
L’orgoglioso è autosufficiente e prende il posto di Dio sia nei suoi pensieri e giudizi che nelle sue azioni. Il miglior rimedio per contrastare questa tendenza naturale dell’uomo è meditare sul proprio stato di peccatori e sull’incapacità di fare del bene a sé stessi.
“Chiesero ad Abba Isaia: ‘Cos’è l’umiltà?’, ed egli disse: ‘L’umiltà è ritenersi più peccatori degli altri uomini e sminuirsi perché non si sta facendo niente di positivo agli occhi di Dio’”. Per combattere l’orgoglio, il primo obiettivo secondo i Padri del deserto è quello di tenere sempre Dio in mente: per questo essi esortavano alla vigilanza costante.
Stare attenti a sé stessi, avere sempre Dio “davanti agli occhi”, “forzare” il proprio pensiero e acquisire un “cuore d’acciaio” sono i precetti che hanno saputo trasmettere ai loro discepoli. Abba Theonas lo riassume in una frase: “Voglio riempire la mia mente di Dio!”.
Se i Padri del Deserto sono riusciti ad acquisire una “paternità spirituale” riconosciuta da tutti, è perché sono passati per l’annichilimento del loro ego. Consapevoli della loro piccolezza, del loro “nulla” di fronte all’infinità di Dio, hanno avuto l’umiltà di considerarsi sempre novizi, sempre all’inizio del cammino spirituale.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché combattiamo l’orgoglio e la superbia come i nemici del nostro spirito e alimentiamo l’umiltà
Don’t forget!
MILANO, ITALIA: Palloncini a forma di cuore fatti volare sul Naviglio Grande in occasione di S. Valentino (ANSA / PAOLO SALMOIRAGO)