Riflessione del giorno

venerdì 19 novembre ’21

By patronatoADM

November 18, 2021

 

33 Settimana del tempo ordinario

 

Aforisma del giorno di D. Bonhoeffer

Se un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo saltare e afferrare il conducente al suo volante.

 

Preghiera del giorno di Genesio Martire, L’ultima preghiera

Non v’è altro imperatore, altro re, altro Dio, all’infuori di Cristo Gesù. Io credo in lui solo, lui solo adoro e sono sempre pronto a morire mille volte per amor suo.

Nessun tormento riuscirà a strapparmi dal cuore la fede in lui. Mi pento di aver deriso la fede cristiana e i santi uomini che la professavano, e di aver tardato tanto a riconoscere e a sottomettermi al mio vero re e Signore. Amen.

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Luca 19,45-48

Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».

Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

 

Riflessione del giorno

La conversione del grande scrittore russo Fedor Dostoevskij (Mosca 1821 – S. Pietroburgo 1881) avvenne dopo la detenzione in Siberia e un grave lutto che lo colpì.

La si può interpretare come un “passaggio” che avvenne quando l’intellettuale russo cominciò a pensare a Gesù non più come l’incarnazione dell’uomo, ma come l’incarnazione di Dio. Solo allora, secondo Dostoevskij, la morte è vinta e l’angoscia trasformata in gioia.

«Amare l’uomo come se stessi, secondo il comandamento di Cristo, non è possibile. Sulla terra la legge della personalità impaccia. L’io è di ostacolo.

Cristo soltanto poteva farlo, ma Cristo era l’ideale eterno sin dall’inizio dei tempi, quell’ideale al quale tende, e deve tendere per legge di natura, l’uomo…ma dopo la comparsa di Cristo come ideale dell’uomo incarnato, è diventato chiaro come il giorno che lo sviluppo supremo, l’evoluzione ultima della personalità deve appunto arrivare a far sì che l’uomo trovi, riconosca e con tutta la forza della sua natura si convinca che l’uso più elevato che egli può fare della propria personalità, della pienezza di sviluppo del proprio io, consiste quasi nell’annientare l’io stesso, nel consegnarlo completamente a tutti e a ciascuno indivisibilmente e senza riserve. E questa è la massima felicità».

 

Intenzione di Preghiera per il giorno

Perché ci convinciamo che il massimo livello di felicità possibile lo si trova solo in Dio e nel Figlio suo Gesù Cristo.

 

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