XXII settimana tempo ordinario
Aforisma del giorno di John Henry Newman
Obbligare gli uomini a credere a forza di argomenti è altrettanto assurdo che costringerveli con la tortura.
Preghiera del giorno
Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è inganno. Tieni saldi i miei passi sulle tue vie e i miei piedi non vacilleranno. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio, tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi, io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine. Amen.
Santo del Giorno
Parola di Dio del giorno Luca 5,33-39
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno».
Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Riflessione del giorno – 6 perle di Blaise Pascal (1.a parte)
- MISERIA E GRANDEZZA DELL’UOMO: «Quando considero la breve durata della mia vita assorbita nell’eternità che la precede e che la segue, il piccolo spazio che occupo e anche quello che vedo sprofondato nell’infinita immensità degli spazi che ignoro e che mi ignorano, sono preso da spavento e stupore nel vedermi qui piuttosto che là, perché non c’è alcun motivo che io sia qui piuttosto che là, che io sia adesso piuttosto che allora. Chi mi ci ha messo? Per ordine e opera di chi mi sono stati destinati questo luogo e questo tempo?».
- OLTRE LA RAGIONE: «Sottomissione. Bisogna saper dubitare quand’è necessario; affermare quand’è necessario, sottomettersi quando è necessario. Chi non fa così non comprende la forza della ragione. Vi sono persone che vanno contro questi tre principi: o affermando tutto come dimostrativo, non intendendosene di dimostrazioni, o dubitando di tutto, non sapendo dove bisogna sottomettersi, o sottomettendosi in tutto, perché non sanno quando si deve giudicare».
- E ALLORA, DOVE ANDARE? «Ora, che vantaggio viene a noi quando sentiamo dire da un uomo che si è finalmente tolto il giogo, che non crede a un Dio che veglia sul suo operato, che si considera il solo arbitro delle proprie azioni e pensa di renderne conto solo a sé stesso? Crede forse, così facendo, di averci convinti a prestargli assoluta fiducia e ad aspettarci da lui consolazioni, consigli e aiuti in tutti i bisogni della vita? Pretendono forse costoro di averci fatti contenti dicendoci che, secondo loro, la nostra anima non è altro che un po’ di vento e di fumo, e di dircelo con voce fiera e allegra? È mai questa una cosa da dire con allegria? O non piuttosto una cosa da dire con tristezza, come la cosa più triste del mondo?».
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per tutte le persone che ci fanno del bene e per tutte quelle a cui facciamo del bene.
Don’t Forget! Attualità: PAKISTAN
OLTRE 1.000 I MORTI PER LE ALLUVIONI. IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE…
Secondo l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite (Ocha) da metà giugno le persone colpite dalle piogge torrenziali cadute sul Pakistan sono oltre 2,3 milioni, ma nei giorni scorsi i funzionari di governo hanno fatto salire quel numero ad almeno 30 milioni di cittadini, pari al 15% della popolazione, definendo la situazione un “disastro umanitario di proporzioni epiche indotto dal clima”.
Negli ultimi giorni i morti hanno raggiunto la cifra di 1.140 persone, ma si teme che possano essere molti di più. Circa 200.000 case sono state completamente demolite e 450.000 danneggiate. Distrutte anche 18.000 scuole, mentre sono morti oltre 700.000 animali da allevamento e 2 milioni di ettari di coltivazioni sono andati perduti. Danneggiati oltre 3.000 chilometri di strade con 145 ponti crollati.
Le piogge sono “senza precedenti negli ultimi 30 anni”, ha detto il premier del Paese, Shehbaz Sharif. Un terzo del Pakistan “è sott’acqua in questo momento”, ha sottolineato la ministra del Cambiamento climatico Sherry Rehman, definendo le inondazioni che hanno colpito il Paese “una crisi di proporzioni inimmaginabili”.