33. a settimana tempo ordinario
Avvenne il 21 novembre…
164 a.C. – Giuda Maccabeo ripristina il Tempio a Gerusalemme.
533 – Le Istituzioni di Giustiniano vengono pubblicate con la Costituzione Imperatoriam
1877 – Thomas Edison annuncia l’invenzione del fonografo, apparecchio che può registrare suoni.
1894 – 1.a guerra sino-giapponese: a Port Arthur il Giappone ottiene la vittoria contro la Cina
1964 – Concilio Vaticano II: si chiude la terza fase del concilio ecumenico della Chiesa cattolica
2002 – NATO: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia invitate a diventarne membri
Aforisma di Lucio A. Seneca
«Non è perché le cose sono difficili che non osiamo farle, ma è perché non osiamo farle che le cose sono difficili.».
Santo del giorno
Preghiera Colletta
Il tuo aiuto, Signore Dio nostro, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per i secoli dei secoli. Amen
Parola di dio Luca 19,45-48
In quel tempo, Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri». Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
Riflessione don Arturo commenta don Bepo Vavassori
«Sono tornato questa sera dai SS. Esercizi fatti a S. Paolo d’Argon. Furono giorni di luce, di pace e di propositi: la preghiera sia preghiera; amare con sacrificio; calma in tutto, perché è Dio che dispone ogni grande e piccolo conto». Don Giuseppe Vavassori (diario 1952-1966, 20-9-1963).
“Stai calmo e vai avanti” è un poster voluto dal governo inglese per tenere alta la speranza durante la guerra. «Calma, semplicemente calma in tutto,» scrive don Bepo. L’agitazione mette confusione nell’anima, impedisce di percepire il vento sottile dello spirito e di capire la volontà di Dio. La vita cristiana – hanno sempre insegnato le guide spirituali – è un combattimento permanente. Si richiedono forza e coraggio per resistere alle tentazioni del diavolo e non cedere alla mentalità mondana che ci inganna, ci confonde e ci rende mediocri, senza impegno né gioia. Quali le condizioni per ascoltare lo Spirito Santo e lasciarsi condurre da Lui? Questi suggerimenti di un autore ignoto possono giovare:
«Se la tua fede vacilla, calmati: Dio ti guarda.
Se tutto sembra finire, calmati: Dio rimane.
Se sei nella tristezza, calmati: Dio è la consolazione.
Se il peccato ti opprime, calmati: Dio perdona.
Se hai i nervi tesi, calmati: Dio è pazienza.
Se nessuno ti comprende, calmati: Dio ti conosce.
Se urgono scelte importanti, calmati: Dio ti guida.
Se sei smarrito, calmati: Dio ti vede.
Se sei in difficoltà, calmati: Dio è provvidente.
Se la malattia ti logora, calmati: Dio guarisce.
Se la croce è pesante, calmati: Dio ti sostiene.
Se la morte ti spaventa, calmati: Dio è risurrezione.
Dio è sempre con noi, ci ama e ci ascolta».
Intenzione di preghiera
Perché qualsiasi azione liturgica o preghiera personale sia lode a Dio e impegno di amore per i fratelli.
Don’t Forget! Santi e Beati della Carità
BEATO SISTO BRIOSCHI 1404-1486
Sisto Brioschi nacque a Milano nel 1404. Appena 16enne chiese di vestire il saio dei frati minori nel convento di S. Angelo, un enorme convento con più chiostri, non lontano dall’attuale Stazione Centrale. Dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1436 fra Sisto fu inviato al convento di S. Francesco di Mantova dove visse il resto della vita. Fin dal noviziato visse con intensità il carisma francescano distinguendosi nella direzione delle anime. Ricoprì più volte la carica di Guardiano e si diffuse la notizia dei suoi “colloqui” con Gesù e con S. Andrea.
Fra i suoi discepoli più illustri i francescani b. Ludovico Gonzaga e b. Bernardino da Feltre che lo sostenne nella fondazione del locale Monte di Pietà per contrastare la piaga dell’usura. Fu consigliere del marchese Ludovico Gonzaga nella politica di equilibrio fra il Ducato di Milano e la Serenissima, e della consorte Barbara di Brandeburgo. Fra Sisto fu prodigo verso poveri, malati e carcerati, che visitò regolarmente. Fu attivo come Commissario nel 1481 nella Crociata indetta da Sisto IV contro i Turchi che avevano conquistato Otranto e martirizzato gli 800 Santi Martiri.
La descrizione degli ultimi anni di vita l’abbiamo dalle cronache: “anziano e senza nessuna carica in convento, girava per le strade a mendicare pane, vino e legna per i frati, portando pesanti bisacce sulle spalle. Quando vi era qualche ospite o pellegrino in convento, lavava loro i piedi, li serviva a tavola ed era disponibile a ogni umile servizio nella comunità. Con sentimenti fraterni serviva gli ammalati in tutte le loro esigenze”. “Non scrisse libri, non compose opere d’arte, non fu fondatore di movimenti, eppure il Beato fu un esempio per la città di Mantova. Morì a Mantova il 22 novembre 1486. Il culto “ab immemorabili” fu confermato il 9 ottobre 1912.