Riflessione del giorno

Venerdì 25 luglio 2025

By Patronato S. Vincenzo

July 25, 2025

 

16. settimana tempo ordinario

 

Avvenne il 25 luglio…

306 – Costantino I viene proclamato imperatore dalle sue truppe

325 – Conclusione del Concilio di Nicea: il 1° concilio ecumenico del mondo cristiano

1261 –Riconquista di Costantinopoli da parte dei bizantini del generale Alessio Strategopulo.

1907 – La Corea diventa un protettorato del Giappone

1943 – 2.a guerra mondiale: Benito Mussolini sfiduciato dal Gran consiglio del fascismo e arrestato: il nuovo governo guidato da Pietro Badoglio. È la caduta del fascismo

1968 – Papa Paolo VI pubblica l’enciclica Humanae Vitae

 

Aforisma di S. Ambrogio

“Il mondo fu creato per tutti e, invece, voi pochi ricchi cercate di appropriarvene. Anzi, volete non solo la proprietà terriera per l’uso di voi soli pochi, ma volete anche il cielo, l’aria, il mare.”

 

Preghiera Colletta

Dio onnipotente ed eterno, tu hai voluto che san Giacomo, primo tra gli apostoli, sacrificasse la vita per il Vangelo; per il suo martirio conferma nella fede la tua Chiesa e sostienila con la tua protezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di dio Matteo 20,20-28

Si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?».

Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

 

Riflessione di Papa Leone XIV ai politici in occasione del Giubileo (1.a parte).

Proponiamo il discorso di Papa Leone in 3 giorni per dare a tutti l’opportunità di leggerlo per intero

Con piacere vi accolgo in occasione dell’Incontro dell’Unione Interparlamentare Internazionale, nel Giubileo dei Governanti e Amministratori. Saluto i Membri delle Delegazioni di 68 Paesi.  L’azione politica è stata definita da Pio XI, con ragione, «la forma più alta di carità».

E in effetti, se si considera il servizio che svolge a favore della società e del bene comune, essa appare realmente come un’opera di quell’amore cristiano che non è mai una teoria, ma sempre segno e testimonianza concreta dell’agire di Dio in favore dell’uomo. Vorrei perciò, in proposito, condividere con voi questa mattina tre considerazioni che ritengo importanti nell’attuale contesto culturale.

  1. La prima riguarda il compito, a voi affidato, di promuovere e tutelare, al di là di qualsiasi interesse particolare, il bene della comunità, il bene comune, specialmente in difesa dei più deboli ed emarginati. Ad esempio, si tratta di adoperarsi affinché sia superata l’inaccettabile sproporzione tra una ricchezza posseduta da pochi e una povertà estesa oltremisura. Quanti vivono in condizioni estreme gridano per far udire la loro voce e spesso non trovano orecchie disposte ad ascoltarli. Tale squilibrio genera situazioni di permanente ingiustizia, che facilmente sfociano nella violenza e, presto o tardi, nel dramma della guerra. Una buona azione politica, invece, favorendo l’equa distribuzione delle risorse, può offrire un efficace servizio all’armonia e alla pace sia a livello sociale, sia in ambito internazionale.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo per i politici perché siano consapevoli di essere pure loro sottomessi alla legge di Dio e di essere al servizio di coloro che essi rappresentano e facciano ogni sforzo per garantire non solo il benessere, ma anche la pace e la giustizia del loro popolo.

 

Don’t Forget! Lettura spiegata della Divina Commedia

DIVINA COMMEDIA INFERNO CANTO 5° 1.a parte

 

Riassunto del 5° canto