XII settimana Tempo Ordinario
Aforisma di Jules Renard
“Ci sono persone che quando parlano pestano i piedi alla nostra anima.”
Preghiera Colletta
Donaci, o Signore, di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
Santi del giorno
PRIMI MARTIRI DELLA CHIESA DI ROMA
Santi protomartiri della Santa Chiesa di Roma, che accusati dell’incendio della Città furono per ordine dell’imperatore Nerone crudelmente uccisi con supplizi diversi: alcuni, infatti, furono esposti ai cani coperti da pelli di animali e ne vennero dilaniati; altri furono crocifissi e altri ancora dati al rogo, perché, venuta meno la luce del giorno, servissero da lampade notturne.
Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.
Parola di dio del giorno Matteo 8,1-4
Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì. Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!».
E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guardati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
Riflessione del giorno – Detti e fatti dei monaci del nuovo deserto
Alla cella di abba Felice si fermò un uomo grade e grosso. “È robusta come te anche la tua fede?” lo prevenne l’abba. Rispose: “Dicono tutti gli abba che la fede è un dono. Io non l’ho mai ricevuto. Io non ce l’ho”.
Felice non si lasciò impressionare da queste parole, ma con sicura tranquillità osservò: “Non parlare così, buon uomo. Tu la fede l’hai ricevuta, caso mai non l’hai conservata. Dio, nostro Padre, la dona a tutti. La fede non è qualcosa che sta in tasca. Essa è la tua obbedienza a colui che ti ama, che dona la vita per te”.
Quell’uomo si fece pensieroso. E allora riprese l’abba: “Un giorno un amico mi ha fatto dono di un canarino che cinguettava molto bene. Era bello udirlo. L’ho messo nella mia cella: lo ascoltavo volentieri e mi dava gioia. Ero riconoscente all’amico per quel bel dono. Tre giorni dopo il canarino era con le gambe all’aria. Come mai?”. “Ti sarai dimenticato di dargli da bere e da mangiare”, gli rispose l’uomo robusto.
E l’abba: “Il dono della fede è un dono vivo. Se non ce l’hai non è perché non ti è stato dato, ma perché tu non l’hai coltivato. Comincia a chiedere perdono, e la tua fede risorgerà!”. L’uomo grande e grosso divenne umile e ringraziò.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché impariamo a condividere gli abissi di sofferenza che ci sono nel mondo attraverso la preghiera e la pratica della pazienza e della carità verso il nostro prossimo.
Don’t Forget! Il libro del mese
La lettura di questo testo fa capire quanto sia grande e forte l’animo umano persino nei momenti più spaventosi dove l’ingiustizia e la ferocia di un potere che ha perso ogni contatto con l’umano la fanno da padrone.
La commozione che queste pagine suscitano è profonda e il dolore per come sono stati trattati milioni di uomini e di donne ancor di più…ma alla fine il coraggio e la dignità delle vittime ci autorizza a pensare che c’è speranza per il nostro mondo e che i carnefici non sono riusciti a cancellare dalla storia quelle milioni di esistenze perché gli umilissimi e meravigliosi oggetti prodotti di chi è passato attraverso l’inferno dei gulag espressione dell’ideologia più folle e sanguinaria, ci dicono che l’amore è davvero più forte della morte. Un libro da leggere.