Riflessione del giorno

venerdì 30 novembre ’18

By Patronato S. Vincenzo

November 29, 2018

 

nell’immagine un dipinto di Frans Hals

 

Proverbio del giorno

«Non serve a niente dare uno specchio a un cieco o cantare a un sordo (India)»

 

Iniziamo la Giornata Pregando (J. M. Olaizola)

Non lasciarmi aspettare seduto quando tu sei già sulla via. Ravviva in me il desiderio di spingermi a cercarti. Ti prometto di provarci. Scalerò montagne, percorrerò distanze, chiederò di Te alla terra, agli altri, a quella voce che grida dentro con un verso di pace e di Vangelo. Spenderò i miei giorni, andrò in terre lontane. E se mi stancherò, se vacillerò, se qualche volta ti rinnegherò, non permettere che mi arrenda. So che quando ascolterò la tua voce che pronuncia il mio nome e si invita alla mia tavola capirò, alla fine… che la salvezza era già qui.

 

Andrea Apostolo

A lui spetta il titolo di ‘Primo chiamato’ ed è commovente che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le 4 del pomeriggio») del primo incontro e appuntamento con Gesù. La sua presenza è ricordata nella moltiplicazione dei pani e a lui si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù. Secondo gli antichi scrittori cristiani, Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni dal mar Nero al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.

 

Vangelo del giorno (Mt 4,18-22)

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: «Seguitemi, vi farò pescatori di uomini».  Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono.  Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, che nella barca insieme con Zebedèo, loro padre, riassettavano le reti; e li chiamò. Ed essi subito, lasciata la barca e il padre, lo seguirono.

 

La Riflessione del Giorno (Racconti dei Chassidim)

Un allievo del rabbi Baal Shem Tov, fondatore del Chassidismo, raccontò: “Mio nonno era paralitico. Gli chiesero di raccontare qualcosa sul suo maestro, e lui raccontò che il santo Baal Shem Tov quando pregava aveva l’abitudine di saltare e ballare. Durante il racconto mio nonno si alzò in piedi, e la storia lo trascinò a tal punto che dovette mettersi a saltare e ballare per far vedere a tutti come faceva il suo maestro. Da quel momento fu guarito. È infatti questo il modo giusto di raccontare le storie”.

 

Intenzione del giorno

Preghiamo perché seguiamo senza timori la chiamata del Signore a seguirlo come i suoi apostoli