Riflessione del giorno

Venerdì 4 ottobre 2024

By Patronato S. Vincenzo

October 04, 2024

 

XXVI settimana T. Ordinario

 

Avvenne il 26 settembre…

1582 – Papa Gregorio XIII introduce il calendario gregoriano; in Italia, Polonia, Portogallo e Spagna, il 4 ottobre 1582 verrà seguito direttamente dal 15 ottobre, saltando dieci giorni.

1824 – Il Messico diventa una repubblica

1830 – Creazione dello Stato del Belgio, dopo la separazione dai Paesi Bassi

1964 – Il presidente del Consiglio Aldo Moro inaugura l’Autostrada del Sole

1965 – Papa Paolo VI è il primo papa a visitare ufficialmente gli Stati Uniti d’America

 

Aforisma di Albert Einstein

«Le tre regole del lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova la semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l’opportunità».

 

Preghiera

O Padre, che hai concesso a san Francesco d’Assisi di essere immagine viva di Cristo povero e umile, fa’ che, camminando sulle sue orme, possiamo seguire il tuo Figlio e unirci a te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio Matteo 11,25-30

Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.

Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

Riflessione dagli scritti di S. Francesco

Fra Leonardo riferì che un giorno il beato Francesco, presso Santa Maria [degli Angeli], chiamò frate Leone e gli disse: “Frate Leone, scrivi”. Questi rispose: “Eccomi, sono pronto”. “Scrivi – disse – quale è la vera letizia”. “Viene un messo e dice che tutti i maestri di Parigi sono entrati nell’Ordine, scrivi: non è vera letizia. Così pure che sono entrati nell’Ordine tutti i prelati d’Oltralpe, arcivescovi e vescovi, non solo, ma perfino il Re di Francia e il Re di Inghilterra; scrivi: non è vera letizia.

E se ti giunge ancora notizia che i miei frati sono andati tra gli infedeli e li hanno convertiti tutti alla fede, oppure che io ho ricevuto da Dio tanta grazia da sanar gli infermi e da fare molti miracoli; ebbene io ti dico: in tutte queste cose non è la vera letizia”. “Ma qual è la vera letizia?”. “Ecco, io torno da Perugia e, a notte profonda, giungo qui, ed è un inverno fangoso e così rigido che, all’estremità della tonaca, si formano dei ghiaccioli d’acqua congelata, che mi percuotono continuamente le gambe fino a far uscire il sangue da siffatte ferite.

E io tutto nel fango, nel freddo e nel ghiaccio, giungo alla porta e, dopo aver a lungo bussato e chiamato, viene un frate e chiede: “Chi è?”. Io rispondo: “Frate Francesco”. E quegli dice: “Vattene, non è ora decente questa, di andare in giro, non entrerai”. E poiché io insisto ancora, l’altro risponde: “Vattene, tu sei un semplice ed un idiota, qui non ci puoi venire ormai; noi siamo tanti e tali che non abbiamo bisogno di te”.

E io sempre resto davanti alla porta e dico: “Per amor di Dio, accoglietemi per questa notte”. E quegli risponde: “Non lo farò. Vattene al luogo dei Crociferi e chiedi lì”. Ebbene, se io avrò avuto pazienza e non mi sarò conturbato, io ti dico che qui è la vera letizia e qui è la vera virtù e la salvezza dell’anima”.

 

Intenzione di Preghiera mensile

Il mese di ottobre è legato alla recita quotidiana del S. Rosario e alle Missioni di cui S. Teresa di Lisieux è patrona con S. Francesco Saverio: è quanto ci impegniamo a fare nel mese di ottobre.

 

Don’t Forget!

Il ciclo di affreschi più noto sulla vita di S. Francesco è quello di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. Ma non è l’unico: un altro ciclo di affreschi di non minore importanza si trova nella cappella maggiore della chiesa francescana di Montefalco in provincia di Perugia – Umbria, che fu costruita tra il 1336 e il 1340 e fu decorata da Benozzo Gozzoli tra il 1450 e il 1452.

Quest’altro ciclo raffigura i più importanti episodi della vita di S. Francesco – fondatore dell’ordine che da lui prende nome- secondo un programma elaborato forse dallo stesso committente, fra’ Jacopo di Mattiolo. La fonte individuata dalla critica è il De Conformitate Vitae B. Francisci ad vitam D.ni Jesu, un testo composto tra il 1385 e il 1390 dal colto fra’ Bartolomeo da Pisa.

Fra i tanti riquadri scegliamo uno (vedi sopra) intitolato: Predica agli uccelli e benedizione di Montefalco. L’evento è ambientato in un paesaggio reale raffigurato con minuzia di dettagli. A sinistra, ai piedi della montagna, c’è Assisi col suo castello e la chiesa conventuale di S. Francesco, costruita solo dopo la morte del Santo.