nell’immagine una fotografia di Oliviero Toscani
Proverbio del Giorno
Spesso si stracciano le vesti – proprio i più disonesti (Italia)
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera della carità)
Signore, l’Amore si compiace della verità, guida i nostri passi verso di te che sei Via, Verità e Vita. Signore, l’Amore tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Aiutaci a coprire d’Amore i giorni che vivremo insieme. Aiutaci a credere che l’Amore sposta le montagne. Aiutaci a sperare nell’Amore oltre ogni speranza. Amen.
Maria Goretti
Nacque a Corinaldo (Ancona) nel 1890, figlia di contadini e seconda di 6 figli. I Goretti si trasferirono in Agro Pontino, dove nel 1900 il padre morì e la madre dovendo lavorare, lasciò a Maria l’incarico di badare a casa e fratelli. A 11 anni Maria fece la 1.a Comunione e maturò il proposito di morire prima di commettere dei peccati. Ma un giovane di 18 anni, Alessandro Serenelli, s’ innamorò di lei, la aggredì e alle sue resistenze la accoltellò. Maria prima di spirare perdonò Serenelli che si pentì e si convertì dopo aver sognato Maria che gli prometteva il paradiso.
La Parola di Dio del giorno
Gesù passando, vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo e gli disse: «Seguimi». Egli si alzò e lo seguì. Mentre Gesù sedeva a mensa in casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e si misero a tavola con lui e coi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù li udì e disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».
BREVE COMMENTO AL VANGELO
Perché Gesù non ha chiamato Matteo insieme a Pietro, Giovanni e gli altri? Perché, come è venuto sulla terra quando sentì che gli uomini erano disposti ad ubbidirgli, allo stesso modo ha chiamato Matteo quando comprese che questi lo avrebbe seguito. Per lo stesso motivo si è scelto Paolo solo dopo la Risurrezione. Infatti, chi scruta i cuori e penetra nel più intimo dell’animo di ciascuno, sa bene il momento in cui ognuno è disposto a seguirlo.
Riflessione Per Il Giorno (Saggezza Orientale)
Il grande saggio sufi Nasrudin accettò l’invito a tenere una conferenza e fissò l’ora per le due del pomeriggio. I 1000 posti furono esauriti e 600 persone rimasero fuori, a seguire i lavori attraverso un sistema televisivo a circuito chiuso. Alle due, un assistente di Nasrudin annunciò che, per motivi di forza maggiore, la conferenza sarebbe iniziata in ritardo. Alcuni si alzarono e se ne andarono. Alle 4, il maestro non si era ancora presentato: poco a poco, le persone cominciarono a lasciare la sala ed ebbero indietro i propri soldi. Alle sei, i 1600 originari erano ridotti a meno di un centinaio. Allora entrò Nasrudin. Sembrava ubriaco, e rivolse alcune battute pesanti a una giovane seduta in prima fila. Si levarono mormorii di disapprovazione, ma il maestro sufi non vi diede alcuna importanza e continuò a comportarsi in modo provocatorio: indignati, gli astanti decisero di andarsene e nella sala rimasero solo in nove. A quel punto Nasrudin si riprese: era sobrio, i suoi occhi irradiavano luce e dalla sua persona promanava un’aura di rispettabilità e saggezza “Voi siete coloro che dovranno udirmi,” disse “Avete superato le due prove più dure del cammino spirituale: la pazienza di aspettare il momento giusto e il coraggio di non provare delusione di fronte a ciò che avete visto”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché i giovani ritornino ad onorare la virtù della purezza.
Don’t forget! Il personaggio della settimana
NICOLA TESLA (1856-1943)
INVENTORE, FISICO E INGEGNERE AUSTRO-UNGARICO
Nikola Tesla (nato a Smiljan in Croazia nel 1856 e morto New York il 7 Gennaio 1943) è considerato uno dei geni più importanti del XX secolo: fu senza dubbio uno scienziato eccezionale dal carattere eccentrico, ma con un ingegno fuori dal normale che rifiutò per ben due volte il premio Nobel per la fisica (1912-15) poiché per lui non contava affatto il successo e il suo interesse personale. Gli sono attribuite l’invenzione del motore in corrente alternata, l’alternatore, la trasmissione delle onde radio (nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti riconobbe che Tesla aveva per primo inventato la trasmissione di onde radio. Si riconosce però a Marconi l’invenzione della radio, perché questi per primo inviò oltreoceano un segnale in cui era contenuta un’informazione), la scoperta dei raggi cosmici, il trasporto di energia attraverso le onde elettromagnetiche e molti altri studi e scoperte. La vita e l’anormale intelligenza di Tesla sono avvolte dal mistero e dal mito, morì povero, solo e abbandonato dal mondo, portando con se alcune sensazionali teorie e scoperte sul campo energetico. Ancora oggi questo scienziato passa inosservato nonostante usiamo tutti i giorni oggetti che sfruttano i suoi principi e le sue teorie (cellulare, radio, antenne, satellitare, radar ecc.). Per le sue invenzioni, realizzate quasi tutte prima dei 36 anni, Tesla ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui la medaglia Edison dell’American Institute of Electrical Engineers. Trascorse l’ultima parte della sua vita come ascetico eremita e morì a New York nel 1943, in epoca di guerra pressoché dimenticato. Il suo lavoro è stato dichiarato “top secret” da FBI, dalla Marina Militare americana e dal Vicepresidente Wallace.
NIKOLA TESLA: FRASI CELEBRI
“La scienza non è nient’altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità”
“I nostri successi e i nostri fallimenti sono tra loro inscindibili, proprio come la materia e l’energia. Se vengono separati, l’uomo muore”
“L’uomo potrebbe portare in collisione i pianeti, potrebbe creare i soli e le stelle, il suo calore e luce, potrebbe originare la vita in tutte le sue forme infinite. Generare, a suo piacimento, la nascita e la morte della materia sarebbe il più grande atto dell’uomo che gli darebbe il dominio della creazione fisica, rendendo possibile la realizzazione del suo fine ultimo