Riflessione del giorno

Venerdì 7 febbraio 2025

By Patronato S. Vincenzo

February 06, 2025

 

IV Settimana Tempo Ordinario

 

Avvenne il 7 febbraio…

1497 – Girolamo Savonarola, a Firenze, ordina il falò delle vanità.

1904 – Un incendio a Baltimora distrugge oltre 1.500 edifici in 30 ore;

1945 – Partigiani comunisti trucidano 17 partigiani delle Brigate Osoppo a Porzûs (Udine)

1971 – Le donne ottengono il diritto di voto in Svizzera

1977 – L’Unione Sovietica lancia il Sojuz 24.

1992 – I dodici stati membri della Comunità europea firmano il trattato di Maastricht.

 

Aforisma dal libro del Siracide 4

“Non contraddire alla verità, ma vergognati della tua ignoranza. Non arrossire di confessare i tuoi peccati, non opporti alla corrente di un fiume.”

 

Preghiera

Signore Dio nostro, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare tutti gli uomini con la carità di Cristo che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

Santo del giorno

 

Parola di Dio del giorno Marco 6,14-29

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».

Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodiade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri. Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodiade, danzò e piacque a Erode e ai commensali.

Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto. E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni.

La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro. che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

 

Riflessione La Lectio Divina: cos’è?

Nel XII secolo, un monaco certosino di nome GUIGO II nell’operetta Scala claustralium, meditando sul passo del Vangelo che dice “Chiedete e otterrete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”, a seguito di quella che descrisse come un’illuminazione codificò il metodo noto ancora oggi con il nome di lectio divina.

Guigo II descrisse le tappe più importanti della lettura divina. Il primo gradino di questa forma di preghiera è la lectio (lettura), si comincia con la lettura di un brano breve della Bibbia lentamente e con attenzione. Il secondo gradino è la meditatio (meditazione). Durante questa tappa si riflette sul testo scelto. Il terzo gradino è la oratio (preghiera), cioè il momento di pregare su ispirazione della nostra riflessione sul brano letto.

L’ultima tappa della Lectio è la contemplatio cioè la contemplazione, in silenzio. A queste tappe i maestri spirituali odierni aggiungono anche l’actio (azione) ossia un proponimento operativo conseguente a quanto si è meditato nella parola, un’azione nel mondo ispirata dalla Scrittura.

 

Intenzione di preghiera

Preghiamo in questa settimana dedicata a don Bosco e a don Bepo perché Dio protegga il Patronato S. Vincenzo e tutte le persone che ne fanno parte.

 

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