La vita di una comunità di minori, come quella della Ciudad de los Niños, è sostenuta da “una squadra” di educatrici che fanno della loro professione un servizio, una vocazione, una passione. Sono quindici e per cinque giorni e mezzo la settimana accompagnano la vita di bambini e adolescenti che vivono nelle nostre dodici case-famiglia.
Dovremmo dare la parola a ciascuna di loro per raccontare la quotidianità della casa, le attese e le preoccupazioni di ogni giorno, le risate o i pianti condivisi con i ragazzi, le sfuriate nei confronti degli adolescenti che tornano a casa dalla scuola con due ore di ritardo… ma questa certamente è la vita di ogni famiglia e di ogni figlio in qualsiasi parte del mondo!
Elisabeth è l’educatrice più giovane della comunità. Con i suoi 24 anni è “mamma” di sette fratellini che provengono da un paesino della campagna di Cochabamba. Soraida è la più matura. La sua esperienza le permette di vivere nella casa Guadalupe e di accogliere le emergenze che giungono in comunità. Francisca, con più di dieci anni d’esperienza nella nostra comunità, è l’educatrice che inizialmente si dedicava ai bebè che giungevano alla Ciudad de los Niños. Ora anche lei è “mamma” in una casa famiglia con undici ragazzi tra i 6 e i 14 anni.
La forza di questo gruppo è credere che ogni azione educativa, un gesto di tenerezza, un rimprovero, la prossimità nella vita quotidiana alimenti nei ragazzi la fiducia nella vita. Generare relazioni positive con gli adulti di riferimento permetterà ai nostri ragazzi di sanare alcune ferite e dare un senso promettente alla propria storia personale.
Ogni martedì il gruppo delle educatrici si riunisce per un momento di formazione e di preghiera, per festeggiare un compleanno o condividere una fatica che sta attraversando una casa-famiglia… e così si rafforza il gruppo e i legami diventano sempre più familiari.
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