Il Ministero della Salute boliviano ha deciso che a partire dal prossimo 2 marzo i viaggiatori che entrano o escono dal paese devono obbligatoriamente presentare il certificato di vaccinazione della febbre gialla per dimostrare di aver ricevuto il vaccino contro la malattia. La decisione è stata presa dopo che si è presentato il primo caso positivo in Bolivia, dopo almeno 10 anni in cui la malattia era scomparsa.
Il ministro della Salute, Ariana Campero, ha comunicato che il governo ha già attivato un piano di sorveglianza permanente per prevenire la diffusione della febbre gialla, a seguito della conferma di un caso positivo.
La febbre gialla è trasmessa dalle da alcuni tipi di zanzare che funzionano come vettori del virus. L’infezione una volta acquisita causa alta temperatura, brividi, affaticamento, mal di testa e dolori muscolari.
La Febbre Gialla è l’unica malattia per la quale può essere richiesto un certificato di vaccinazione per l’accesso ad un paese. Solo alcuni paesi la richiedono obbligatoriamente per entrare nel proprio territorio. In altre aree del mondo la presenza del virus e dell’insetto vettore la rendono fortemente raccomandata, in molti paesi può essere tralasciata a meno che non si passi da paesi dove è presente la malattia, in questo caso è obbligatoria per legge.
Il vaccino deve essere fatto almeno 10 giorni prima dell’ingresso in un aerea endemica e ha una validità di 10 anni.
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