Ti immergi nella nostra vita e nel nostro servizio,
ci accompagni e ci sostieni
perchè la gioia dell’annuncio sia ancora freschezza e novità,
come nei giorni dell’Attesa,
come negli anni della Speranza.

Donna di tenerezza
spingici a gesti di compassione,
incoraggia il cammino alla pace,
regalaci sguardi di benevolenza.

Grembiule di Nazareth,
rompi le nostre logiche di interesse e
dissolvi i nostri stili annacquati e superficiali,
spronaci al silenzio, al nascondimento, all’umiltà.

Sogno di Dio,
regalaci ancora l’eco della sua voce,
“Vieni e Seguimi”,
risveglia in noi il fascino del primo incontro,
lo stupore della chiamata,
la gioia della missione.

Come ai piedi di quel Corpo e di quel Sangue,
fasci le ferite dei testimoni della Grazia e dell’Amore,
ricordandoci che non c’è amore più grande di chi offre,
tutto e la vita.

Nella tasca il rosario che da forza,
tra le dita i grani dell’abbandono,
nel cuore la certezza che con te non siamo soli.

Così sei, Maria.
All’inizio di ottobre, mese di preghiera per tutti i missionari del Vangelo, Maria accompagni i passi di questi viandanti.
Nella foto la statua di Maria che protegge i 13 ragazzi della casa-famiglia che si trova in Chapare, la zona tropicale della Bolivia.