La dichiarazione del 2013 come Anno Internazionale della Quinoa e gli sforzi fatti dall’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) per aumentare il suo consumo, ha messo questo pseudo cereale letteralmente nella bocca del mondo. Sicuramente avrete già sentito parlare di questo grano ad alto valore nutrizionale prodotto e consumato da sempre in Bolivia e Perù, che viene consumato perfino dagli astronauti.
Ma quali sono le caratteristiche che lo rendono un alimento così importante? Secondo un rapporto della FAO, le foglie e le infiorescenze di quinoa sono fonti di proteine di alta qualità.
Inoltre, è ricca di aminoacidi come la lisina necessaria per l’assorbimento del calcio, la formazione di collagene e la stimolazione dell’ormone della crescita, non ha colesterolo, non provoca allergie, non contiene glutine e ha un’alta percentuale di fibra alimentare, che attuando come depuratore del corpo elimina le tossine che possono accumularsi nell’l’organismo.
Angela Franco, una nutrizionista presso l’Università di Antioquia, spiega che il suo consumo apporta grassi, carboidrati, vitamine, minerali e altri micronutrienti tali che rendono difficile la sua classificazione all’interno di un gruppo alimentare. Non è un caso che è considerato il grano con più sostanze nutritive ogni 100 calorie.
Può essere utilizzata nella preparazione di insalate, ma anche cucinata come il riso o nelle zuppe, e grazie alla sua varietà di presentazioni può essere consumata in qualsiasi momento della giornata.
Secondo Franco, è un alimento ideale per gli atleti, i bambini, le donne incinta e le persone intolleranti al glutine. Il suo uso, tuttavia, va oltre. Uno studio condotto dalla Harvard University, pubblicato sulla rivista medica BMC Medicine, ha rivelato che il consumo giornaliero di una ciotola di questo grano, circa 34 grammi, può ridurre fino al 17% il rischio di morte prematura per malattie cardiache, respiratorie, diabete e cancro.
Questo superfood, che è prodotto anche in piccole quantità in Ecuador e Colombia raddoppia o addirittura triplica gli altri cereali, come frumento o mais, nel suo contenuto di ferro, potassio, fosforo e zinco, è’ una delle scommesse della FAO per debellare la fame e la malnutrizione.
Fonte: http://www.elespectador.com/
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