Se le ristrettezze economiche lo hanno abituato a contare anche i centesimi, l’inattesa mancia di 100 euro non risolve i suoi problemi, ma in compenso può essere l’occasione per la fortuna che invano insegue da anni. Ore dopo rientra con un radioso sorriso stampato in faccia: “Me la sentivo che era la volta buona: 1.000 euro! Ho decuplicato la somma investita”. “…nelle slot machine che ti hanno rovinato la vita –gli diciamo- Cerca almeno di farne buon uso”. Per giorni non si fa vedere. Quando riappare, il volto è quello rabbuiato e i modi quelli scontrosi di sempre: non ci vuole molto a intuire che ha ricominciato a contare i centesimi. E siccome alla fine si viene a sapere tutto di tutti, si scopre che sull’onda della fortuna insperata, si era rigiocato il totale portandolo a 1.500 euro e poi a 2.000. “Perché non ti sei fermato lì?”. Risposta: “Me ne occorrevano 2.200”. E, non contento: “E poi non fatela tanto lunga: in fondo ho perso solo 100 euro!”.
– don Davide Rota –
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