27a Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno – di S. Francesco
Predicate il Vangelo, e se è proprio necessario usate anche le parole.
Preghiera del giorno – di S. Francesco
Restituiamo al Signore Dio altissimo e sommo tutti i beni e riconosciamo che tutti i beni sono suoi e di tutti rendiamo grazie a lui, dal quale procede ogni bene.
E lo stesso altissimo e sommo, solo vero Dio abbia e riceva tutti gli onori e la reverenza, tutte le lodi e le benedizioni, ogni rendimento di grazia e ogni gloria, poiché suo è ogni bene ed egli solo è buono. Amen.
Santo del giorno
S. FRANCESCO D’ASSISI nacque ad Assisi nel 1182, figlio di un mercante. Da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina, per questo ricercò la gloria tramite le armi, finché capì di dover servire solo il Signore.
Si diede a una vita di penitenza e solitudine in totale povertà, dopo aver abbandonato la famiglia e i beni. Nel 1209 iniziò a predicare il Vangelo, mentre si univano a lui i primi discepoli.
Con loro si recò a Roma per avere dal papa Innocenzo III l’approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d’Italia: dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava “frati”, cioè “fratelli”.
Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al 2° Ordine francescano e fondò un 3° Ordine per chi desiderava vivere da penitente, con regole adatte ai laici. Morì la sera del 3-10-1226. Canonizzato da papa Gregorio IX il 16-7-1228, è stato proclamato Patrono d’Italia con S. Caterina da Siena nel 1939.
La Parola di Dio del giorno – Matteo 11,25-30
Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Riflessione del giorno
Dal libro: la sapienza di un povero di Éloi Leclerc:
Quel giorno del Venerdì Santo fu molto stancante e molto lungo per Francesco. Ma poi venne la sera con tutta la sua pace. Fu una pace profonda, come la pace dei campi al termine dei lavori agresti. Allora la terra è sconvolta e squarciata. Essa non oppone più alcuna resistenza, ben aperta e docile.
La frescura della sera la imbeve tutta. Tornando verso l’eremo, Francesco si sentiva avvolto e pervaso della pace dei campi. Tutto era stato consumato. Cristo era morto, e si era rimesso alla volontà del Padre. Aveva accettato il suo scacco. La sua vita d’uomo, il suo onore d’uomo, la sua pena d’uomo, s’erano cancellati dai suoi occhi.
Tutto ciò non contava più. Non restava più che una sola verità smisurata: Dio esiste. Questo solo contava e bastava: che Dio fosse Dio. Tutto il suo essere s’era inchinato dinanzi a questa sola realtà. Aveva adorato l’Essere unico ed era morto in questa accettazione senza riserve. In questa estrema povertà era morto Gesù, e in questa suprema accoglienza del Padre. E la gloria di Dio lo aveva rapito e lo aveva fatto suo.
Intenzione di preghiera per il giorno
Perché Dio che ha infuso nel cuore di S. Francesco l’amore per tutto ciò che è bello e buono, ci doni uno sguardo di fede, perché contempliamo le meraviglie del creato e a diamo voce a ogni creatura.
Don’t forget! Foto storiche
Il 18-6-1939, anno primo del suo pontificato, alla vigilia della 2.a guerra mondiale, il Papa Pio XII proclamò S. Francesco d’Assisi e S. Caterina da Siena patroni d’Italia.
Con questo atto, il Papa intendeva procurare in modo particolare il bene degli italiani, mettendoli sotto la protezione di questi due santi che durante la vita terrena operarono per portare aiuto alle genti del loro tempo, spinti dall’amore per la patria.
La foto d’epoca testimonia il momento della proclamazione nella chiesa di S. Maria sopra Minerva a Roma dove si conservano le spoglie mortali di S. Caterina.
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