La giostra Jardin du Luxembourg – poesia di Rainer Maria Rilke

    La giostra Jardin du Luxembourg

    Con un tetto e con la sua ombra gira
    per breve ora la giostra dei cavalli
    multicolori, tutti del paese
    che lungamente tarda a tramontare.
    Molti sono attaccati alle carrozze,
    eppure tutti hanno un cipiglio fiero,
    e un feroce leone, tinto in rosso, va con loro,
    e a quando a quando un elefante bianco.

    Perfino un cervo c’è, come nel bosco,
    ma porta sella e, fissa alla sua sella,
    una minuscola bambina azzurra.

    E cavalca il leone un bimbo bianco
    tenendosi ben fermo con la mano che scotta,
    mentre il leone scopre lingua e zanne.

    E a quando a quando un elefante bianco.

    E passano su cavalli anche fanciulle
    in vesti chiare, quasi troppo grandi
    per questi giochi e nella corsa alzano
    lo sguardo in su, verso noi, chi sa dove-

    E a quando a quando un elefante bianco.

    E il tutto va e s’affretta alla sua fine,
    e gira e gira in cerchio e non ha meta.
    Un rosso, un verde, un grigio che balena,
    un breve, appena abbozzato profilo-.
    E ogni tanto rivolto in qua, beato,
    un sorriso che abbaglia e che si dona
    al cieco gioco che ci toglie il fiato…

     

    – Rainer Maria Rilke –

     

     

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