sabato 27 febbraio ’16

    II.a Settimana di Quaresima

     

    nella fotografia un quadro di Giovanni Fattori

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (David M. Turoldo)

    “In questo mondo che è tuo, Signore, perché tua è la terra e ogni cosa che essa contiene, in mezzo alle fatiche, le lotte, le agitazioni, donaci di stare davanti a te, faccia a faccia, grati di guadagnarci il pane con le nostre mani, orgogliosi di operare per la continua venuta del tuo Regno. Amen.”

     

    GABRIELE dell’ADDOLORATA RELIGIOSO

    Francesco Possenti nacque ad Assisi nel 1838. Perse la madre a quattro anni. Seguì il padre, governatore dello Stato pontificio, e i fratelli nei frequenti spostamenti. A 18 anni entrò nel noviziato dei Passionisti a Morrovalle (Macerata), prendendo il nome di Gabriele dell’Addolorata. Morì nel 1862, 24enne, a Isola del Gran Sasso, avendo ricevuto solo gli ordini minori. È lì venerato, nel santuario che porta il suo nome, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili. È santo dal 1920, compatrono dell’Azione cattolica

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Lc 15,1-3.11-32.)

    In quel tempo, Gesù disse questa parabola: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze.  Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.  Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.  Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci.  Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava.  Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!  Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.  Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.  Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.  Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi.  Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».

    Riflessione Per Il Giorno (Il Card. Biffi commenta Solovev) 

    «L’anticristo si presenta pacifista, ecologista ed ecumenista. Convocherà un concilio ecumenico e cercherà il consenso di tutte le confessioni cristiane concedendo qualcosa a ognuno. Le masse lo seguiranno…».  L’Anticristo non si mostrerà nemico del cristianesimo, anzi nei confronti di Gesù non avrà «ostilità di principio», ma si presenterà come grande riformatore. Le sue riforme saranno tre: 1) la fede diventerà sentimentalismo umanitario, facendo della filantropia l’unico vero agire del “fedele”; 2) il vangelo diventerà il racconto di un uomo che ha cercato di far sì che gli uomini, indipendente dal credo religioso e culturale, si volessero bene e vivessero felici e contenti; 3) la Chiesa diventerà la più grande ONG del mondo, senza sacramenti ma prodiga di incontri ecumenici e spirituali. Solovev: «incalzati dall’Anticristo, quel piccolo gruppetto di cattolici, ortodossi e protestanti risponderanno all’Anticristo: “Tu ci dai tutto, tranne ciò che ci interessa, Gesù Cristo”»

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per gli affamati e assetati di giustizia e di pace

     

     Cattura

    E…don’t forget

    Vladimir Sergeevič Solov’ëv (1853 – 1900) filosofo, teologo, poeta e critico letterario russo. Giocò un ruolo significativo nello sviluppo della filosofia e poesia russa della fine del XIX secolo e nel rinascimento spirituale dell’inizio Novecento. La sua opera più nota “I tre dialoghi e il breve racconto dell’Anticristo” ha ispirato e continua ad ispirare molti teologi e letterati.

    gingol

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