martedì 12 aprile ’16

    III Settimana del Tempo Pasquale

     

     

     

    Iniziamo la Giornata pregando

    Di Cristo splendore del Padre, del Sole di ogni mattino, nel primo chiarore del giorno, la terra racconta la gloria. Vestito di luce e silenzio a te si rivolge il creato, la brezza del santo tuo Soffio ridoni speranza ai viventi. La chiesa confessa la fede, nel canto ti acclama: Signore! Annuncia il tuo giorno che viene all’uomo che soffre l’attesa. A te, Primo nato dai morti, al Padre creatore del mondo al Fuoco che tutto rinnova cantiamo “Alleluia” per sempre.

     

    Zeno (Zenone) di Verona Vescovo

    Proveniente dall’Africa dal 362 alla morte fu vescovo di Verona dove fondò la prima chiesa.

     

    Ascoltiamo La Parola di Dio del giorno (Gv 6,30-35)

    In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.»

     

    Riflessione Per Il Giorno (G. Ruggieri, La verità crocifissa)

    “Il tempo di Dio” è il modo stesso con cui Dio sostiene il tempo degli uomini, cioè la sua grazia. Infatti è l’accoglimento sovrano dell’uomo peccatore, nella croce di Gesù Cristo, il contenuto ultimo del tempo di Dio. Egli ci ha amato “mentre” noi eravamo peccatori. Nella croce Dio abbraccia ciò che è ancora lontano e distante da lui. In questo abbraccio affettuoso del nostro tempo, resistente all’abbraccio e tuttavia sostenuto mentre cerca di liberarsene, allo stesso modo in cui un bambino che cerca di divincolarsi dalla “protezione” paterna non è fatto cadere nell’abisso ma con tutta la sua ribellione è sostenuto e garantito dalla sua esistenza, il carattere escatologico del regno non è dato dal fatto che Dio “mette fine” alla storia degli uomini ma dal fatto che questa storia, sostenuta dall’amore di Dio così come si è rivelato sulla croce, “verrà condotta alla sua fine” in questo abbraccio sopportante della grazia.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la misericordia divina trionfi sempre nel mondo

     

     Cattura

    Don’t forget! …Ricorda!

    12-04-1959: a Bozzolo dov’era parroco, muore don PRIMO MAZZOLARI una delle più significative figure del clero italiano nella prima metà del ‘900. Il suo pensiero anticipò alcune delle istanze dottrinarie e pastorali del Concilio Vaticano II (in particolare relativamente alla “Chiesa dei poveri”, alla libertà religiosa, al pluralismo, al “dialogo coi lontani”, alla distinzione tra errore ed erranti), tanto da venire definito “carismatico e profetico”. Sul piano politico i suoi atteggiamenti e la sua predicazione espressero una decisa opposizione all’ideologia fascista e a ogni forma di ingiustizia e di violenza (nascose e salvò, durante la guerra, numerosi ebrei e antifascisti)

    gingol

     

     

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