XXI Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando
Signore Gesù, che hai condiviso le sofferenze di tutti, ti affidiamo le sorti di coloro che vivono la precarietà e la mancanza di un lavoro. Aiutaci a vivere nella solidarietà. Rendici attenti ai bisogni dei fratelli, capaci di condividere e sostenere chi è nell’indigenza. E poiché tu, Signore, ami chi dona con gioia, rendici capaci di donarci con generosità e senza riserve. Amen
Maria Regina
Dal punto di vista umano è difficile attribuire a Maria il ruolo di regina, lei che si è proclamata serva del Signore e ha trascorso tutta la vita nel nascondimento. E’ regina perché eccelle su tutte le creature, in santità: “In lei s’aduna quantunque in creatura è di bontade “, dice Dante. Per questo la Chiesa ci invita a invocarla non solo come madre, ma anche come regina.
Ascoltiamo la Parola di Dio del giorno Mt 23,1-12
Gesù parlò dicendo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi. Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale, ma se si giura per l’oro del tempio si è obbligati. Stolti e ciechi: che cosa è più grande, l’oro o il tempio che rende sacro l’oro? E dite ancora: Se si giura per l’altare non vale, ma se si giura per l’offerta che vi sta sopra, si resta obbligati. Ciechi! Che cosa è più grande, l’offerta o l’altare che rende sacra l’offerta? Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che l’abita. E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.”
Riflessione Per Il Giorno (Benefattori dell’umanità)
Non tutti sanno che i linguaggio dei sordi è stato inventato e messo a punto da preti e abati. Il primo fu Fray Pedro Ponde de Leon pedagogo e monaco benedettino spagnolo nato ai principi del secolo XVI. Quello che però elaborò un linguaggio dei segni fu Charles-Michel de l’Épée, nato nel 1712 da famiglia benestante: tentò l’accesso al sacerdozio ma gli fu rifiutato per simpatie gianseniste. Studiò legge e fu ammesso allo stato ecclesiastico. Dopo aver incontrato due sorelle gemelle sorde decise di consacrarsi alla loro educazione. Nel 1760 aprì una scuola che divenne l’Institut National de Jeunes Sourds de Paris. Elaborò una lingua dei segni (1770) e pubblicò un metodo di istruzione per i sordi basata sul metodo del linguaggio gestuale. Morì nel 1789 e nel 1791 l’Assemblea nazionale gli riconobbe il titolo di benefattore dell’umanità. Infine il prete ed educatore italiano Tommaso Silvestri (1744 – 1789) fondò nel 1784 a Roma la prima scuola per sordi. Sappiamo che il suo metodo usato si basava sullo studio della lettura labiale, con l’aiuto dei segni come mezzo primo di comunicazione.
Intenzione del giorno
Preghiamo per l’Africa, continente afflitto da povertà, guerre e malattie, ma pieno di speranza
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