XXV Settimana tempo Ordinario
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera di Baltasar Estaço prete portoghese del 1600)
Il bene che a tanti beni mi invitava, che non ho meritato, tu l’hai meritato: la vita che hai perso per amore mio, mi ha ottenuto la vita che desideravo. Il male che a tanti mali mi obbligava, che non ho soddisfatto, tu l’hai soddisfatto: la morte che hai subito per amore mio mi ha liberato dalla morte, che io temevo. Te, Dio amorevole, solo te amo, te pratico, di te scrivo, per te do la vita e desidero la morte, in te, fuoco d’amore, in te mi infiammo, perché pago per te il male che devo e merito per te il bene in cui spero. Amen
Gerardo Sagredo
Nacque a Venezia intorno al 980 da nobile famiglia, i Sagredo oriundi della Dalmazia. Giorgio, raggiunta l’età adatta, entrò in monastero e in ricordo del padre morto da poco, prese il nome di Gerardo. Divenne priore del monastero e poi abate, ma rinunciò alla carica e partì per un pellegrinaggio in Palestina. In nave giunse a Zara, da dove ripartì per l’Ungheria dove si stabilì e fu ordinato vescovo di Csanád. Partecipò attivamente all’opera di evangelizzazione del popolo magiaro, voluta fortemente dal re Stefano ‘il santo’, tanto da meritarsi il titolo di apostolo dell’Ungheria. Morì nel 1046, per mano di un gruppo di pagani, che lo spinsero giù dal monte Kelen che prese poi il nome di Monte Gerardo.
La Parola di Dio del giorno Lc 9,43b-45
In quel tempo, mentre tutti erano pieni di meraviglia per tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato in mano degli uomini». Ma essi non comprendevano questa frase; per loro restava così misteriosa che non ne comprendevano il senso e avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento.
Riflessione del giorno (Da: “Le lettere di Berlicche” di C. S. Lewis 5.a parte)
Per capire il senso del brano che proponiamo, si tenga conto che le lettere sono quelle che il diavolo Berlicche scrive al nipote Malacoda, diavolo apprendista e che il nemico di cui si parla è ovviamente Dio. E’ la logica rovesciata per cui ogni cosa viene interpretata dal punto di vista del demonio.
Se poi riusciamo a sbaraccare del tutto la Chiesa, tanto meglio. Secondo le nostre previsioni non manca molto. In casa loro siamo riusciti a fare parecchia confusione. C’è chi è convinto che i figli cattivi vadano cacciati di casa; chi li vorrebbe seguire nei postriboli, per far vedere di essere moderni; chi vorrebbe trasformare la casa stessa in un casino. Quelli che hanno ancora lo spirito dei padri e di padri sono ormai molto pochi: quella stessa parola, padre, manca poco che sia messa fuorilegge. Non facciamo troppe illusioni, però. Il Nemico gioca sporco: quante volte ci sembrava di averli sradicati per rivederli poi spuntare? E’ per questo che occorre spargere veleno a piene mani, in maniera che chi vorrebbe tornare veda una dissoluzione peggiore di quella che lascia e cambi idea. La Chiesa deve abbandonare l’umanità, come l’umanità deve abbandonare la Chiesa. Senza la Chiesa nessuno ricorderà chi sia il Nemico; senza l’umanità, la Chiesa non ha scopo. I fedeli del Nemico andranno combattendo tra loro ognuno per la propria strada, che si separerà sempre più da quella degli altri. Ma tutte le strade conducono nel buio, ai nostri fuochi senza luce.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i Vicariati della diocesi: perché Dio benedica il loro lavoro di mutua collaborazione e comunione tra parrocchie, sacerdoti e fedeli.
Don’t Forget!
Questa sera le parrocchie del vicariato di città celebrano il Giubileo “vicariale” presso il Patronato S. Vincenzo di Bergamo a partire dalle ore 19,00: breve pellegrinaggio, S. Messa, cena insieme …
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