martedì 29 novembre ’16

    I Settimana di Avvento

     

    i ragazzi dell’AFP in laboratorio – fotografia di Paolo Baraldi

     

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera colletta)

    Padre Santo, che mantieni nei secoli le tue promesse, rialza il capo dell’umanità oppressa da tanti mali e apri i nostri cuori alla speranza, perché sappiamo attendere senza turbamento il ritorno glorioso del Cristo giudice e salvatore. Egli è Dio e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

     

    Saturnino di Tolosa Vescovo e martire

    Provenendo dall’Oriente raggiunse Tolosa nel 250 quand’erano consoli Decio e Grato. Nominato vescovo della città si occupò di diffondere il Vangelo visto che all’epoca in Gallia vi erano poche comunità di cristiani e le poche mal organizzate. Morì per colpa dei pagani della città poiché ritenuto capo di una pericolosa setta

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio Lc 10,21-24

    Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare».  E volgendosi ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Vi dico che molti profeti e re hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e udire ciò che voi udite, ma non l’udirono». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (PADRE ROBERT MCTEIGUE, SJ)

    “Ma ho da rimproverarti che lasci fare a Iezabèle…” (Ap. 2, 20). Gezabele è un nome vilipeso nella Scrittura e nella storia cristiana. I genitori non chiamerebbero la figlia Gezabele così come il figlio Giuda Iscariota. Si tratta della regina idolatra in Israele di cui parla il 1° e il 2° Libro dei Re, mentre in Apocalisse è denunciata come profetessa falsa e seducente. Cosa rappresenta questa donna? Al di là della sua identità storica, Gezabele è diventata un archetipo, ovvero un modello, uno standard, di malvagità, nella fattispecie di seduzione, manipolazione, idolatria e omicidio. Rappresenta l’odio nei confronti dell’autentica profezia e dell’autorità religiosa. In quanto tale, Gezabele indica la strategia satanica che fa leva sulla nostra paura, lussuria, debolezza e tiepidezza. Studiare questa strategia, notare dove, come e perché funziona, è il primo passo per sconfiggere il disegno malvagio. S. Ignazio di Loyola, definendo Satana “nemico della natura umana”, lo paragona a un generale che si prepara ad assediare una fortezza e la attacca dal lato più debole. Egli “studia da tutte le parti le nostre virtù teologiche, cardinali e morali. Dove ci trova più deboli e più bisognosi riguardo alla nostra salvezza eterna, lì attacca e cerca di conquistarci”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché i cristiani vivano questo tempo nella vigilanza e nell’attesa di Gesù

     

    …Don’t forget!

    29-11-1983: muore don Giacomo Valle, del PSV

    L’ONU oggi celebra la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese

    gingol

     

     

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