lunedì 9 gennaio ’17

    1.a Settimana del Tempo Ordinario

     

     

    Preghiera del giorno

    Accogli, Signore. i nostri doni, in questo misterioso incontro fra la nostra povertà e la tua grandezza. Noi ti offriamo le cose che tu stesso ci hai dato e tu in cambio donaci te stesso. Per Cristo nostro Signore. Amen

     

    ADRIANO DI CANTERBURY

    Africano di nascita, fu eletto abate del monastero dei SS. Pietro e Paolo. Sotto la guida di Adriano e l’influenza di Teodosio esso divenne uno dei più importanti centri di formazione per futuri vescovi ed esercitò una notevole influenza sulla cristianità del tempo. Morì presso Canterbury forse nel 710 e sepolto nel monastero.

     

    La Parola di Dio del giorno (Mc 1,14-20)

    Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 
    «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. 

    La riflessione del giorno (Suonare sotto le bombe: da “Aletheya”)

    «Quando ho cominciato a suonare il piano nelle strade di Yarmouk, tra i palazzi sventrati dalle bombe, l’ho fatto perché vivevamo in una situazione terribile e la gente, i bambini soprattutto, avevano bisogno di ascoltare il suono della musica e non solo quello delle esplosioni. Avevamo tutti bisogno di aggrapparci a una speranza. Certo allora non immaginavo che sarei riuscito a sfuggire a quell’ incubo. Per la verità, pensavo che forse avrei potuto suonare per due, tre giorni e che poi la mia vita, d’un tratto, sarebbe finita sotto le macerie di qualche edificio colpito da un razzo». Chi parla è Aeham Ahmad, il pianista di Yarmouk: i video dei suoi concerti tra le macerie, due anni fa, sono diventati virali sul web e hanno fatto il giro del mondo. «Io suono e canto la tragedia della Siria. Non soltanto quello che raccontano i giornali sui combattimenti tra Isis, al Nusra, l’esercito di Assad, i russi: io canto soprattutto la resistenza della gente che vuole vivere, che vorrebbe uscire dall’orrore in cui è piombata da anni ormai. La mia è una musica d’ispirazione classica — nelle strade avevo cominciato a suonare Beethoven — congiunta con i versi e la melodia del canto arabo ma le parole delle mie composizioni raccontano un dramma moderno e terribile».

     

    INTENZIONE DEL GIORNO

    Preghiamo per le vittime dei disastri naturali in Italia e in tutto il mondo.

     

     

    Piero della Francesca: il Re Sigismondo

    DON’T FORGET

    EVENTO DELL’ANNO 17 DI OGNI SEC: ANNO 517:

    Il re dei Burgundi (popolazione che viveva tra Francia del Sud, Svizzera e Germania est) SIGISMONDO (+ nel 524) convertitosi dall’arianesimo al cattolicesimo, convoca il Concilio a Epaon (oggi nella regione del Rodano Alpi) nell’anno 517: nell’assise conciliare furono adottate misure molto severe contro gli eretici ariani. Fatto prigioniero dal Re dei Franchi Clodomiro, fu imprigionato e poi decapitato. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed è stato il primo sovrano barbaro a diventare santo.

     

     

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