Come già avvenuto negli anni passati, anche quest’anno grazie alla generosità dei bergamaschi, il Patronato San Vincenzo si sta facendo carico della situazione di disperazione di tante persone (italiani e stranieri, cittadini o clandestini) che ogni notte vivono ai margini della città.
L’idea è di riaprire il progetto “1000 notti al coperto” che già nel 2013, nel 2014 e nel 2015 ha permesso di compiere “un mezzo miracolo” dando sostegno a più di 300 persone per ben più di 1000 notti, infatti grazie al vostro incredibile sostegno abbiamo potuto finanziare ben 3000 notti nel totale garantendo a tutte le persone che lo volevano un riparo.
Quest’anno – per una migliore logistica e per non accavallarci con le continue richieste di spazi d’accoglienza a più livelli – abbiamo pensato di dedicare e allestire la tensostruttura nel cortile della Casa Centrale di Bergamo (acquisto effettuato con il contribuito di un altro progetto Kendoo) solo ed esclusivamente all’emergenza freddo e alle persone sorprese di nascosto all’interno della struttura, per un totale di 12 persone extra a notte.
È doveroso ricordare che la rete sociale di Bergamo per l’emergenza dei mesi invernali da anni sta facendo un grandissimo lavoro di sinergia tra i principali organi di accoglienza preposti a tali difficoltà, ma è altrettanto vero che i posti sono sempre pochi e le esigenze aumentano costantemente e ogni notte il Patronato, appena scende di qualche grado la temperatura esterna, si ritrova ad accogliere persone che sfuggono alla rete sociale, e spesso scavalca la rete di perimetro del Patronato per cercare una protezione di riparo anche minima sotto un albero o una tettoia.
Queste persone giungono proprio al Patronato per un passaparola durante il giorno o anche solo per la collocazione geografica, ssia in centro alla città e prossimo alla Stazione Centrale dei trasporti bergamaschi.
“1000 notti al coperto, ed. 2016”, oltre ad un posto per dormire vorrebbe regalare un pasto caldo serale e una doccia calda e ritemprante. Il nostro proposito è quello di garantire almeno 1.000 pasti caldi, 1000 docce calde e 1.000 notti al coperto agli ospiti che, fuori dalle mura del Patronato e soprattutto nei mesi più freddi dell’anno, rischierebbero di mettere a repentaglio la propria salute, se non addirittura, la propria vita.
Il costo del Progetto per ogni singola persona a notte è di:
3 € per l’alloggio,
2 € per la cena,
1 € per la doccia,
1 € per la colazione
e 1€ simbolico per le pulizie necessarie.
Ovviamente i costi sono indicativi e nel computo non si considera l’impegno di volontari ed operatori che daranno la loro disponibilità nell’arco dell’intera accoglienza.
IL TOTALE GIORNALIERO è di circa 8 € A PERSONA.
Riflessione del superiore Don Davide Rota
C’è un enunciato evangelico che i biblisti definiscono “regola d’oro”: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro» (Mt 7,12). Si tratta di una parola che si rifà non solo al volere di Dio, ma anche alla comune appartenenza al genere umano, una parola che non lascia troppo spazio a discussioni o interpretazioni, ma – come insegna Papa Francesco- va applicata “sine glossa”. Una parola che viene prima dei più nobili interventi caritativi e i più elaborati progetti di accoglienza, aiuto e integrazione perché fa appello diretto alla coscienza personale e si sa che ai dettami della coscienza si deve semplicemente obbedire. Dalla regola d’oro evangelica ne scaturisce un’altra: «tutto quello che è buono, giusto e possibile da fare, va fatto». Proprio per questo l’iniziativa di proteggere alcune persone dai rigori invernali non ha in sé nulla di eccezionale, ma è solo un modo di trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi cioè un modo di fare il proprio dovere. Così dagli inizi di novembre ogni sera alle 20,30 nella Casa Centrale del Patronato S. Vincenzo la tensostruttura per gli stranieri ospiti della casa e di riferimento per i senza fissa dimora, viene attrezzata con una dozzina di brande e agli ospiti vengono consegnati coperte, pigiami e tutto il necessario per la notte: dalle 23,00 alle 6,30 del mattino dopo costoro possono dormire al caldo e al sicuro, in condizioni dignitose con al risveglio la colazione pronta o, in alternativa, la cena alle 19,00. Tutta l’organizzazione è a carico degli educatori con l’appoggio di collaboratori (di solito ospiti stranieri bisognosi di essere inseriti in realtà di volontariato, ai quali riconosciamo comunque un minimo di ringraziamento personale). Da parte mia posso dire che alle 23,00 dopo che tutti sono sistemati, dopo essere passato dalla chiesetta e aver affidato al buon Dio la variegata comunità degli ospiti addormentati, mi addormento anch’io molto più sereno. Grazie a chi ci ha sostenuto e ci sostiene nel nostro piccolo, ma essenziale dovere quotidiano di restituire senso e speranza a chi chiede solo la cosa più normale del mondo: la possibilità di un sonno tranquillo e la certezza di non rischiare la vita di notte.
Perchè serve
Le ragioni che hanno spinto il Patronato a promuovere questa iniziativa si trovano nell’essenza stessa del Patronato: dare conforto e aiuto a quelle persone che la società non riesce a sostenere e proteggere. La nostra realtà Diocesana si vuole impegnare affinché le persone emarginate possano trovare tra le sue mura un luogo sicuro che permetta loro di non smarrire la propria dignità umana e sociale.
È possibile sostenere la raccolta fondi anche attraverso le seguenti modalità:
– con carta di credito su Kendoo.it
– presso lo sportello abbonamenti de L’Eco di Bergamo in viale Papa Giovanni XXIII, 124 – Bergamo;
– con bonifico intestato a Opera Diocesana Patronato San Vincenzo – via Gavazzeni, 3 Bergamo – sul conto presso Banco Popolare filiale Malpensata codice IBAN IT30U0503411105000000004401.
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