I.a Settimana Tempo di Avvento
S. NICOLA DI MIRA (DI BARI) VESCOVO
Di famiglia nobile, fu eletto vescovo per la sua pietà e carità esplicite fin da bimbo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca di Costantino. Fu nominato patrono di Bari: la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. S. Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il Nikolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini
La Parola di Dio del giorno
Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguivano urlando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi”. Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: “Credete voi che io possa fare questo? ”. Gli risposero: “Sì, o Signore! ”. Allora toccò loro gli occhi e disse: “Sia fatto a voi secondo la vostra fede”. E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: “Badate che nessuno lo sappia! ”. Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
Riflessione Per Il Giorno
A partire da oggi presenteremo uno dei profeti dipinti da Michelangelo sulla volta della Sistina in riferimento alle profezie messianiche riguardanti la nascita di Gesù. Cominciamo da Isaia.
MICHELANGELO BUONARROTI: IL PROFETA ISAIA. AFFRESCO NELLA VOLTA DELLA SISTINA
Il profeta Isaia nacque probabilmente a Gerusalemme verso il 765 a.C. La sua vocazione avvenne nell’anno 740 e profetizzò per 40 anni. E’ l’autore del libro che porta il suo nome, anche se non tutti i 66 capitoli che lo compongono sono stati scritti da lui e sono attribuiti dagli studiosi a un Deutero (=secondo) e persino a un Terzo Isaia. Della sua morte non si sa nulla, ma la tradizione talmudica parla di martirio. Il profeta è presentato da Michelangelo ancor giovane coi capelli crespi e argentati (segno di saggezza?) e tiene un libro con il dito mignolo fra le pagine a indicare un passo che non può essere se non Is 7,14:”Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele, Dio con noi”.
L’interpretazione, se corretta, permette di capire chi siano i due fanciulli rappresentati dietro al profeta: quella in basso rimanda alla Vergine e quello in alto di conseguenza a Gesù nel quale è presente in pienezza lo Spirito di Dio che ispira il profeta. Tra l’altro si noti che Isaia, Giosué e Gesù sono declinazioni diverse dello stesso nome e significano tutti la stessa cosa: “Dio salva” (cfr Mt 1,21). Il profeta è seduto e guarda di sottecchi nella direzione in cui un tempo si poteva ammirare l’Immacolata di Perugino. Il colore della tunica è viola rosato, lo stesso del Dio Creatore; il mantello è azzurro (=contemplazione) e la fodera, verde cioè il colore della speranza. Il risultato è a dir poco strepitoso: Michelangelo è stato capace di interpretare in modo impeccabile il senso del libro e il ruolo del profeta attraverso quest’immagine solenne, maestosa, ma al tempo stesso composta e umile come si addice al cantore della santità divina e al difensore della dignità dell’uomo.
Preghiera del giorno – Preghiera di Isaia –
“Signore, tu sei il mio Dio; voglio esaltarti e lodare il tuo nome, perché hai eseguito progetti meravigliosi, concepiti da lungo tempo, fedeli e veri. Perché tu sei sostegno al misero, sostegno al povero nella sua angoscia, riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo; perché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d’inverno, come arsura in terra arida il clamore dei superbi…Tu mitighi l’arsura con l’ombra di una nube…Amen”.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché la carità cristiana verso i poveri trovi sempre la sua radice nella fede
E per finire…Don’t forget! …
Casa Centrale del Patronato S. Vincenzo – iniziative per l’Avvento: martedì ore 7,30: S. Messa. Venerdì ore 7,40: riflessione e momento di preghiera. Sabato ore 8,00: Lectio letture domenicali. Ogni sera ore 17,45: recita di Vespri e 18,00 S. Messa. Giovedì ore 18,30: preghiera per il lavoro
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