sabato 29 aprile ’17

    Seconda settimana di Pasqua

    nella fotografia un dettaglio  di un dipinto di El Greco 

     

    Proverbio del giorno (Tailandia)

    Quando l’acqua sale, il pesce mangia la formica; quando l’acqua scende, la formica mangia il pesce.

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera per l’Italia)

    Francesco d’Assisi, che hai predicato “Pace e bene”, componendo in Gesù Cristo gli odi e le fazioni che travagliavano gli uomini del tuo tempo, ottieni al popolo italiano del quale sei patrono, il dono della pace e l’impegno a costruire il bene comune. S. Caterina da Siena che hai insegnato il divino precetto dell’amore a tutti e mai indifferente alle tribolazioni della Chiesa e della Patria, col ritorno a Roma del Pontefice e la pace ridonata a tanti figli di questa terra, apristi alla Chiesa e all’Italia giorni di gioia e gloria, prega per noi che ti salutiamo come nostra patrona. Santi Patroni, proteggete l’Italia.

    Caterina da Siena Vergine e dottore della Chiesa, patrona d’Italia Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, né ha maestri: i suoi parlano di sposarla a 12 anni: dice di no e la spunta. Una stanza sarà la sua “cella” di terziaria domenicana e che si fa cenacolo di artisti, dotti, religiosi più istruiti di lei: i “Caterinati”. Impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte dei messaggi è dettata a papi, re, donne di casa, regine e detenuti. Va ad Avignone e dà al Papa la spinta per il ritorno a Roma nel 1377. Si reca a Roma, chiamata dal papa dopo la ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma d’Occidente. Qui si ammala e muore, a soli 33 anni. Nel 1939 sarà dichiarata patrona d’Italia con Francesco d’Assisi

     

    La Parola di Dio del giorno (Mt 11,25-30)

    In quel tempo, Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». 

     

    Riflessione del Giorno (Dagli Scritti di S. Caterina da Siena)

    GESÙ È IL PONTE: «Volendo rimediare a tanti vostri mali, vi ho dato il ponte, che è mio Figlio, affinché, passando il fiume, non annegaste. Il fiume è il mare tempestoso di questa vita tenebrosa. (Cap. 21)» «Ti ho detto che esso si estende dal cielo alla terra, appunto per l’unione che io ho fatta nella natura umana, che avevo formato dal limo della terra. Questo ponte, che è l’Unigenito mio Figliuolo, ha in sé tre gradinate, delle quali due furono fabbricate sul legno della santissima croce; la terza, quando sentì la grande amarezza nel bere fiele e aceto. In queste tre gradinate conoscerai i tre stati dell’anima, che ti spiegherò di sotto. Il primo scalone si spoglia del vizio, levando i piedi dall’affetto della terra; al secondo si empie di amore e di virtù; al terzo gusta la pace». (Cap. 26) «Questo ponte ha pietre murate, affinché venendo la pioggia, chi vi cammina non abbia impedimento. Sai quali pietre sono queste? Sono le pietre delle vere e reali virtù. Chi non tiene per questa via, tiene di sotto per il fiume che non è via fatta di pietre, ma di acqua. E poiché l’acqua non ha chi la trattenga, nessuno può andarvi senza annegare. Di tal fatta sono i piaceri e le condizioni del mondo.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per l’Italia: i SS Francesco e Caterina proteggano il popolo e illuminino i governanti

     

     

    Don’t Forget!

    Tipiche di Caterina sono l’appartenenza a Gesù, la sapienza infusa, il coraggio. I simboli: sono il libro e il giglio, che rappresentano la dottrina e la purezza. Il “Dialogo della Divina Provvidenza, l’Epistolario e la raccolta di Preghiere sono stati decisivi per la proclamazione a Dottore della Chiesa di S. Caterina il 4 ottobre 1970 per volere di Paolo VI (1897-1978), sette giorni dopo S. Teresa d’Avila (1515–1582).

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