3a settimana di Avvento
5° giorno novena di Natale
“O Chiave di David e scettro della casa di Israele, che apri e nessuno chiude, chiudi e nessuno apre: vieni e libera lo schiavo dal carcere, che è nelle tenebre e nell’ombra della morte”.
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera della novena di Natale)
“Disponi, o Padre, i nostri cuori a ricevere nel tempio vivo della Chiesa la tua misericordia, perché la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla schiavitù del peccato e ci renda degni di partecipare alla ricchezza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore. Amen.”.
GUGLIELMO DI FENOGLIO LAICO CERTOSINO
Nato nel 1065 in diocesi di Mondovì, Guglielmo, dopo un periodo di romitaggio, si unì ad alcuni solitari che vivevano secondo lo stile di S. Bruno. Fu così tra i primi religiosi della Certosa di Casotto dove morì da fratello laico, intorno al 1120. La tomba fu da allora meta di molti pellegrini.
Ascoltiamo la Parola di Dio (Is 7,10-14)
In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto». Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore». Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio-con-noi».
Riflessione del giorno (Dino Buzzati)
«…Si affacciarono, più in là, a un’altra finestra. Anche qui, gente che, trafelava, scriveva biglietti su biglietti, la fronte imperlata di sudore. Dovunque le bestie guardassero, ecco uomini e donne fare pacchi, preparare buste, correre al telefono, spostarsi fulmineamente da una stanza all’altra portando spaghi, nastri, carte, pendagli e intanto entravano giovani inservienti con la faccia devastata portando altri pacchi, altri scatole altri fiori altri mucchi di auguri. E tutto era precipitazione, ansia, fastidio, confusione e una terribile fatica. Dappertutto lo stesso spettacolo. Andare e venire, comprare e impaccare, spedire e ricevere, imballare e sballare, chiamare e rispondere, e tutti correvano tutti ansimavano con il terrore di non fare in tempo e qualcuno crollava boccheggiando. – Mi avevi detto – osservò il bue – che era la festa della serenità, della pace. – Già – rispose l’asinello. – Una volta era così. Ma, cosa vuoi, da qualche anno, sarà questione della società dei consumi… Li ha morsi una misteriosa tarantola. Ascoltali. Il bue tese le orecchie. Per le strade nei negozi negli uffici nelle fabbriche uomini e donne parlavano fitto scambiandosi come automi delle monotone formule buon Natale auguri a lei grazie altrettanto auguri buon Natale. Un brusio che riempiva la città. – Ma ci credono? – chiese il bue – Lo dicono sul serio? Vogliono davvero tanto bene al prossimo?
Intenzione del giorno
Preghiamo perché il Natale non sia ridotto a regali e auguri, ma sia accoglienza di Dio e del prossimo
Don’t forget!
Il Natale festeggia la nascita di Gesu’. La data del 25 dicembre è convenzionale ed è documentata nei calendari delle festività religiose a partire dal III-IV sec. d.C. Il Natale fu stabilizzato in quella giornata dopo che diverse tradizioni avevano sostenuto, nei primi secoli del cristianesimo, anche date diverse. Oggi viene celebrato in quel giorno da tutti i cristiani, tranne che dagli ortodossi russi. La Chiesa Ortodossa Russa, infatti, continua ad adottare il calendario giuliano (dovuto cioè a Giulio Cesare) invece di quello gregoriano, diffuso nel 1582 da papa Gregorio XIII. Il calendario gregoriano fu introdotto per rimettere in pari le date di inizio delle stagioni astronomiche con il calendario civile, che nel XVI secolo a causa del moto di precessione della terra erano state di circa 11 giorni. Oggi il ritardo è di circa 13 giorni. Risultato: il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie celebra la Messa di Natale il 7 gennaio, 13 giorni dopo il nostro Natale.
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