6.a settimana del tempo ordinario
nel video la colonna sonora del film Braveheart diretto da Mel Gibson – musica composta da James Horner
Proverbio del giorno (Proverbi sulla quaresima)
Quando il padre fa carnevale, ai figlioli tocca far quaresima.
Iniziamo la giornata pregando
Mi hai dato la grazia di risvegliarmi questa mattina, o Signore, e di iniziare una nuova giornata nel tuo amore. Oggi avrò tanti incontri, tanto lavoro, tante preoccupazioni, forse qualche sofferenza e delusione. Fa’ che io veda in ogni fatto della mia vita il segno della tua presenza accanto a me. Sei sempre tu che ti manifesti e mi chiami alla conversione e all’amore. Signore, aumenta la mia fede!
GIUSEPPE ALLAMANO
Ebbe don Bosco come insegnante e S. Giuseppe Cafasso per zio. Ordinato prete a Torino a 22 anni – era nato nel 1851- fu rettore del santuario della Consolata. Volle fondare un istituto dedicato all’annuncio «ad gentes»: nacquero così nel 1901 i Missionari della Consolata e nel 1909 le suore. Denunciò a Pio X l’insensibilità sulla missione e chiese l’istituzione di una giornata missionaria. Lo farà Pio XI nel 1927, un anno dopo la sua morte.
Ascoltiamo La Parola di Dio (Matteo 9,14-15)
In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
Riflessione Per Il Giorno (Mons. Ravasi: Mattutino)
“Se un essere umano deve ringraziare un altro per qualcosa di molto prezioso, questa gratitudine deve rimanere un segreto tra i due”. “Si deve donare a piene mani senza creare obblighi: il modo di donare vale molto di più del dono”. «Se fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te come fanno gli ipocriti…per essere lodati dalla gente. In verità…hanno già ricevuto la loro ricompensa». Tutti conoscono queste parole di Gesù che proseguono con l’invito a far sì che il gesto di generosità «resti nel segreto», visto solo da Dio (Mt 6, 2-4). È il commento ideale alle due citazioni sopra proposte, entrambe sono da ricondurre a due celebri poeti. Il primo è Rainer Maria Rilke (1875-1926), che fa sbocciare il fiore del dono come una modesta violetta, nascosta nell’erba ma capace di irradiare profumo. La parola fondamentale rimane, sia per Gesù sia per Rilke, «il segreto». Una discrezione che spegne sul nascere l’enfasi, l’ostentazione, l’ammirazione altrui, una riservatezza che non umilia il beneficato, una finezza che rende il dono, anche semplice, prezioso e non costringe a ringraziamenti reiterati e a gratitudini eternamente professate. Il secondo testo risale a Pierre Corneille, che non solo ribadisce che la vera natura del regalo è quella di non «creare obblighi», ma ritorna anche con intensità sullo stile del donare. Meno tromba, quindi, e più semplicità, dolcezza e «segreto» nel donare.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i medici e tutti coloro che nel mondo si dedicano alla cura degli infermi.
Don’t Forget
Dopo la morte del giovane indiano Avtar Singh a Bergamo, è utile ricordare che i senza tetto in Italia sono oltre 50mila (in pratica uno ogni 1100 italiani): l’85,7% sono uomini, il 58,2% sono stranieri, il 75,8% ha meno di 54 anni. Molti di essi sono diventati tali non solo per motivi economici: tra di essi c’è anche una marea di diseredati senza speranza, che non si sentono più di appartenere al genere umano e non sanno nemmeno più come si fa a porsi in relazione. Spesso non è l’offerta di aiuto che manca, ma l’impossibilità di stabilire una relazione condivisa tra chi aiuta e chi va aiutato, come nel caso del giovane indiano di Bergamo…
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