4.a settimana di Quaresima
nell’immagine una fotografia di Franco Fontana
Proverbio del giorno (proverbio italiano)
Chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quel che lascia ma non quel che trova.
Iniziamo la giornata Pregando (S. Giovanni Damasceno)
O Signore, con l’aiuto della Tua grazia ho imparato che Tu sei il mio Dio, ma so che la mia mente che è lenta, sorda e muta. Non credo di aver fatto del bene, ma ho fatto parecchie volte il male e per questo sto inginocchiato davanti a Te. Signore Gesù Cristo, mio Dio, Ti prego di non lasciarmi fare o dire o pensare qualcosa che Tu non voglia: mi bastano i peccati commessi; aiutami come Tu vuoi. Sono sicuro, o Dio, che senti la mia voce e t’interessi di me. Aiutami nella mia incredulità, Tu che mi regalasti la vita e mi facesti diventare cristiano. Mio Signore, tu hai detto a un Tuo servo “hai avuto il gran privilegio di prendere il Mio nome”. Questo è il meglio per me, più importante di tutti i regni della terra e del cielo: l’essere sempre chiamato con il Tuo dolcissimo nome. Amen
Graziano e Felino, Carpoforo e Fedele Martiri
4 soldati romani convertiti alla fede cristiana e martirizzati durante la persecuzione dell’imperatore Decio per non aver voluto rinnegare la fede cristiana. Le loro vicende si intrecciano con quelle della città di Arona che dal medioevo ha sempre rivendicato il culto di questi martiri e a partire dal 1576 ha istituito una festa in loro onore che crebbe sempre più d’importanza, attirando sulle sponde del lago migliaia di persone.
Ascoltiamo La parola di Dio del giorno (Luca 3,36-38)
Era un giorno di festa per i Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. V’è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l’acqua; il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto. Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù vedendolo disteso e, sapendo che da molto tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». E sull’istante quell’uomo guarì e, preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo guarito: «E’ sabato e non ti è lecito prender su il tuo lettuccio». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina». Gli chiesero allora: «Chi è stato a dirti: Prendi il tuo lettuccio e cammina?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato, essendoci folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
La Riflessione Per Il Giorno (“Perle dei padri della Chiesa” Card. Spidlik)
“L’uomo perfetto è composto da tre elementi: corpo, anima e Spirito; quello che ci porta la salvezza e ci dà la forma è lo Spirito.” (S. Ireneo di Lione). L’uomo è uno e intero, ma è composto da due parti: l’anima e il corpo. A questo erano giunti anche i filosofi antichi. Ma ai cristiani è stato rivelato che essi sono in grado di fare anche qualcosa che va al di là delle capacità umane e questo può essere opera solo dello Spirito Santo, della sua illuminazione e del suo aiuto. Lo Spirito Santo è un dono interiore e la sua forza diventa la nostra. Perciò i Padri della Chiesa lo ritenevano la 3.a componente dell’“io”. Lo Spirito Santo è Dio e l’uomo è la sua dimora, come promesso da Gesù: “Noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Questa presenza di Dio è attiva, ci trasforma. S. Basilio Magno chiama lo Spirito Santo luce, con questa spiegazione: “Come nell’occhio sano è la capacità di vedere, così nell’anima pura è l’azione dello Spirito”. Attraverso lo Spirito Santo, possono diventare sante creature che per la loro essenza non lo sono.
L’Intenzione del giorno
Preghiamo per i peccatori perché accolgano l’invito di Dio alla conversione.
Don’t forget!
L’anno 2017-2018 oltre a segnare il 90° di fondazione del Patronato S. V. il 130° della nascita di don Bepo e della morte di don Bosco (1888) ricorda anche i 400 anni del carisma vincenziano.
25-01-1617: a Folleville, Vincenzo de Paoli, invitato dalla nobile signora de Gondi, fa un sermone sull’importanza della conversione e della confessione generale. E’ l’origine delle missioni al popolo, che porteranno alle missioni popolari e alla Congregazione della Missione. Contemporaneamente Vincenzo de Paoli forma una rete di istituzioni destinate alla formazione e al rinnovamento del clero. A Chatillon, una famiglia muore di fame. Vincenzo, il parroco, organizza una campagna per aiutarla, ma capisce che il bene e la carità devono essere ben organizzati per essere operativi e sostenibili. Ciò genera il servizio organizzato per i poveri: nascono così le Confraternite della Carità.
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