XXVII Settimana del tempo ordinario
Proverbio del giorno
Sulla porta del successo troverai due scritte: entrata e uscita. – Proverbio Yiddish
Iniziamo la Giornata Pregando (preghiera di S. Faustina)
O Gesù, disteso sulla croce, ti supplico, concedimi la grazia di adempiere fedelmente la santissima volontà del Padre tuo, sempre, ovunque e in tutto. E quando la volontà di Dio mi sembrerà pesante e difficile da compiere, scenda allora su di me dalle tue piaghe la forza e il vigore necessario e le mie labbra ripetano: Signore, sia fatta la tua volontà. Amen
FAUSTINA KOWALSKA
Nata nel 1905 e battezzata col nome di Elena, è terza di 10 figli di poveri contadini polacchi. Pensa di farsi suora fin da piccola, ma realizza il progetto nel 1925: a Varsavia entra nella comunità della Vergine della Misericordia, prendendo i nomi di Maria Faustina. Fa la cuoca, la giardiniera, la portinaia, passando per varie case. E’ destinataria di visioni e rivelazioni, ma scrive che alla perfezione si arriva con l’unione intima dell’anima a Dio, non per mezzo di “grazie, ed estasi” permesse al fine di richiamare l’attenzione sulla Bibbia che parla della misericordia e di stimolare la fiducia nel Signore e la volontà di farsi misericordiosi. Muore a 33 anni in Cracovia.
La Parola di Dio del giorno (Luca 10,13-16)
In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
BREVE COMMENTO AL VANGELO (S. Bonaventura)
“L’umiltà è una virtù per mezzo della quale l’uomo si ritiene meschino, grazie ad un’esatta conoscenza di sé” (S. Bernardo). Con questa umiltà, nostro Padre, il beato Francesco, divenne meschino ai propri occhi. L’amò e la ricercò dall’inizio della sua vita religiosa fino alla fine. Per essa lasciò il mondo, si fece portare nudo nelle vie della città, servì i lebbrosi, confessò i suoi peccati nelle prediche e chiese di coprirlo d’improperi. Ma è soprattutto dal Figlio di Dio che dovete apprendere questa virtù. Lo dice lui stesso: “imparate da me che sono mite e umile di cuore”, poiché, secondo il beato Gregorio, “chi raccoglie virtù senza umiltà, getta polvere contro il vento”.
Riflessione per il giorno (L’uomo comune. Fabio Trevisan)
Chesterton definiva in questo modo l’eretico: “L’eretico, come il fanatico, non è un uomo che ama troppo la verità, nessun uomo può amarla troppo. L’eretico è un uomo che ama la sua verità più della verità stessa. Alla verità piena che ha scoperto l’umanità egli preferisce la mezza verità che ha scoperto lui”. Il grande scrittore londinese, nel richiamare la verità piena dell’umanità, non si riferiva in alcun modo ai progressismi ideologici di una massa di uomini dedita alla liberazione da fardelli ritenuti iniqui. Ribadiva invece in modo inequivocabile il principio da cui muoversi, con queste parole: “La tesi è questa: l’emancipazione moderna si è rivelata una nuova persecuzione dell’uomo comune… l’unica cosa che ha vietato è il senso comune, per come sarebbe stato compreso dalla gente comune”. Ed ancora sottolineava, a scanso di equivoci: “Il progresso, inteso come il progresso che è progredito a partire dal XVI secolo, ha perseguitato soprattutto l’uomo comune”.
Intenzione del giorno
Per coloro che si dedicano con tutte le forze al recupero dell’infanzia sfruttata
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