Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo
Aforisma del giorno (Nicolás Gómez Dávila)
Non c’è sciocchezza a cui l’uomo moderno non sia disposto a credere, pur di evitare di credere in Cristo
Iniziamo la Giornata Pregando
O Dio, fonte di ogni paternità, che hai mandato il tuo Figlio per farci partecipi del suo sacerdozio regale, illumina il nostro spirito, perché comprendiamo che servire è regnare, e con la vita donare ai fratelli confessiamo la nostra fedeltà al Cristo, primogenito dei morti e dominatore di tutti i potenti della terra. Egli è Dio e vive e regna con Te per i secoli dei secoli. Amen”
La Parola di Dio (Daniele 7,13-14; Apoc. 1,5-8; Giovanni 18,33b-37)
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Riflessione per il giorno
Celebriamo oggi l’ultima domenica dell’anno liturgico, dedicata a Gesù Cristo Re. La regalità del Figlio è regalità di amore e servizio, donazione e misericordia. Chi mai si sarebbe immaginato un re che viene non per essere servito, ma per servire? Che si toglie le vesti e si mette a lavare piedi dei discepoli? Che entra in Gerusalemme in groppa a un asinello dato in prestito? Che per trono sceglie la croce? La regalità di Cristo è diversa in tutto da quella che noi immaginiamo, anche nel giudizio. Quando il Figlio dell’uomo ritornerà sulla terra non ci chiederà quante pratiche religiose abbiamo seguito, ma quanto abbiamo amato! Gli elementi discriminanti sono la verità e l’amore: hai cercato e amato la verità con tutte le tue forze? Ti sei preso cura di chi ti è vicino? E commovente la concretezza di Gesù: dare da bere, mangiare, visitare, curare, ospitare, vestire…sono i gesti che fanno la differenza! Cristo è venuto a portare sulla terra la verità che è Lui stesso e a inaugurare il potere dell’amore: è questo ciò a cui dobbiamo tutti aspirare e che troverà la sua pienezza nell’eternità.
Intenzione del giorno
Preghiamo per i professori e gli studenti di teologia di cui S. Caterina d’Alessandria è patrona
Don’t forget!
25-11-1991: + don Gino Valsecchi PSV- Giornata ELIMINAZIONE VIOLENZA SULLE DONNE.
GIORNATA NAZIONALE DI SENSIBILIZZAZIONE SOSTENTAMENTO DEL CLERO
CATERINA D’ALESSANDRIA MARTIRE
una delle sante più raffigurate nella storia della pittura è patrona dei teologi. E’ presentata con la corona e abiti regali per sottolineare l’origine principesca. La palma indica il martirio. Il libro ne ricorda la sapienza e la funzione di protettrice degli studi e delle categorie sociali dedite all’insegnamento (insegnanti e Ordini religiosi come Domenicani e Agostiniani). La spada è l’arma che le tolse la vita, e la ruota dentata, strumento del martirio che lega la santa alle categorie di arti e mestieri che hanno a che fare con la ruota.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.