XXVI Settimana Tempo Ordinario
S. DIONIGI L’AREOPAGITA
Discepolo di S. Paolo Dionigi viene citato da Luca come uno dei pochi ateniesi che seguirono Paolo dopo il discorso all’Areopago. Un altro Dionigi, vescovo di Corinto del II secolo, scrive che l’Areopagita fu il primo pastore di Atene. Fu, poi, confuso con l’omonimo proto vescovo martire di Parigi, la cui festa cade il 9 ottobre. Sotto il nome di Pseudo-Dionigi va l’autore (monaco siriaco del V-VI secolo) di celebri scritti largamente diffusi nel Medioevo.
La Parola di Dio del giorno Luca 10,13-16
In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata! Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».
Il quadro della settimana – 30° quadro della serie: “ i 1000 quadri più belli del mondo”
Questo dittico era intitolato originariamente: Riccardo II presentato alla Vergine e al Bambino dal suo santo protettore Giovanni Battista e dai santi Edoardo ed Edmondo. Costituito da due pannelli incernierati, era una piccola pala d’altare che poteva essere trasportata durante i viaggi e utilizzata per raccogliersi in preghiera. Fu creato per lo sfortunato regnante inglese Riccardo II che regnò tra il 1377 e il 1399 e proprio quell’anno fu deposto, imprigionato e condannato al carcere a vita dove morì assassinato. Riccardo era nato a Bordeaux, nel territorio del principato inglese di Aquitania, il 6-01-1367. Secondo la leggenda, erano presenti alla nascita i Re di Spagna, Navarra e Portogallo.
Questo, col fatto che Riccardo fosse nato nel giorno dell’Epifania, portò a realizzare il Dittico Wilton, nel quale è raffigurato come uno dei tre re (Magi) che rendono omaggio alla Vergine e al Bambino. Lo sconosciuto artista ha rappresentato nella prima tavola il sovrano in ginocchio e con le mani giunte; la figura è riccamente abbigliata, con un mantello damascato con arabeschi dorati (con cuori e boccioli di rosa, emblemi di sua moglie Anna di Boemia scomparsa nel 1394), il collare con la “planta genista” -che dà il nome alla dinastia dei Plantageneti- e la corona. Gli altri personaggi sono S. Giovanni Battista in piedi con l’agnello, (l’unico a non avere la corona) e due re inglesi: Edmondo martire, regge una delle frecce dell’esercito danese che l’uccise; Edoardo confessore con l’anello in quanto patrono degli sposi. Nella seconda tavola la Vergine, in piedi col Bambino in braccio, è circondata da 11 angeli che le fanno da corona: predomina il colore blu lapislazzuli delle vesti e del piumaggio delle ali, sullo sfondo di un cielo color oro e un prato con fiori delicati, che simboleggia il giardino del Paradiso. Uno degli angeli innalza lo stendardo di S. Giorgio: la composizione indicava il carattere sacrale della monarchia inglese, ma rappresentava anche un severo monito all’esercizio della regalità secondo la volontà divina.
L‘autore è ignoto: lo stile (gotico internazionale) rende difficile l’attribuzione dell’opera, ma la maggior parte degli studiosi propende per un artista del nord della Francia. Rimandano invece alla tradizione italiana (senese) dettagli come le fisionomie, le braccia esili e conserte degli angeli. Si tratta comunque di uno dei più splendidi esempi della pittura gotica internazionale e uno dei lasciti più belli di quel periodo così importante per l’arte europea.
Preghiera del giorno – preghiera di S. Ignazio di Loyola
“Prendi, Signore, e accetta tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto e tutta la mia volontà, tutto ciò che ho e possiedo; tu mi hai dato tutte queste cose, a te, Signore, le restituisco; sono tutte tue, disponine secondo la tua volontà. Dammi il tuo amore e la tua grazia, queste sole, mi bastano.”
Intenzione del giorno
Preghiamo per i missionari cattolici, religiosi, preti, suore e laici sparsi in tutto il mondo
E per finire…Don’t forget!
OTTOBRE MESE MISSIONARIO: è un esercito di 10.000 missionari quello dei preti italiani in missione in quasi tutti i paesi del mondo. Preti fidei-donum o appartenenti a Istituti religiosi, a Congregazioni ecc quelli che non si arrendono, resistono alla secolarizzazione che avanza e alla crisi vocazionale. A loro va la nostra stima, sostegno e preghiera soprattutto durante questo mese.
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