Grazie per il biglietto e per il cuore

    Il foglietto è incollato con lo scotch a un pilone della luce e nell’epoca delle e-mail, di facebook, twitter e chi più ne ha più ne metta, fa tenerezza che ancora qualcuno affidi speranze e sentimenti a un messaggio scritto a biro su un foglio a quadretti con la grafia semplice e chiara di un bimbo e che non abbia riserve nel rivelare nome e numero di cellulare: “Cerco fidanzata. Mi chiamo N. Vorrei fare amicizia con te. Se sei una ragazza tranquilla come me. Vorrei passare un pomeriggio con te. Chiamami al…e mandami un messaggio se mi vuoi incontrare. Alla domenica pomeriggio lo puoi fare. Però da sola. Vestiti bene. Ciao”. Chi l’ha scritto certo non sperava che a raccoglierlo fosse un giovane africano, ma quest’ultimo (ed è la cosa più sorprendente) non solo non si è preso beffe del messaggio e dell’autore, ma ha avuto nei suoi confronti espressioni entusiastiche: “E’ un messaggio commovente” fa il giovane. “Se io fossi una donna non mi lascerei scappare uno così”. “Cos’è che ti piace?” chiedo. “La raccomandazione finale: Vestiti bene! E la sua gentilezza: dà l’impressione che da lui non ci sia nulla da temere”. Non è la risposta che aspettavi caro sconosciuto N, ma grazie per il biglietto e ancor più per il cuore che te l’ha suggerito.

    – don Davide –

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