giovedì 14 novembre ’19

     

     

    Proverbio del Giorno

    «Un coltello non taglierà mai il proprio manico (Iran)»

     

    Iniziamo la giornata Pregando

    O Dio, tu ti riveli a coloro che non ti rifiutano la loro fiducia. Concedimi il dono della sapienza, affinché io possegga il desiderio e l’oggetto del desiderio, affinché io scelga e sia scelto. La mia volontà diventi la tua, non per timore o per forza, ma nell’intelligenza delle tue vie in partecipazione luminosa al tuo consiglio divino. Amen

     

    Serapio Martire

    D’origine inglese, Serapio, nacque nel 1179. Partecipò alla crociata in Terra Santa nel 1217 e in seguito andò in Spagna a combattere contro i mori. Qui conobbe S. Pietro Nolasco e chiese di ricevere l’abito come cavaliere laico dell’Ordine. Nominato maestro dei novizi, insegnò più con la vita, che con le parole. Realizzò varie redenzioni di schiavi dai saraceni e sebbene non fosse prete, riuscì a portarne moltissimi a Cristo. Nell’ultima redenzione che compì ad Algeri, dovette restare in pegno per alcuni schiavi, ma la somma per il riscatto non arrivò in tempo e i mori lo inchiodarono alla croce e lo squartarono crudelmente. Era il 14-11-1240.

     

    La Parola di Dio del giorno (Lc 17,20-25)

    Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», Gesù rispose: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse ancora ai discepoli: «Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli. Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione». 

     

    Riflessione Per Il Giorno (don Andrea Lonardo)

    Un avvertimento per chi frequenta assiduamente internet: l’avviso “Ci teniamo alla tua privacy” significa in realtà: “Ci teniamo al fatto che tu non ci possa denunciare quando utilizzeremo i tuoi dati per venderli alla pubblicità e tu, se vuoi visitare il nostro sito, devi accettare i cookies che ti profileranno e permetteranno di utilizzare i dati delle tue visite, tracciandoti, altrimenti nada, rien, nothing, niente”! Se si tenesse veramente alla nostra privacy si dovrebbe scrivere piuttosto: “Questo sito non consente l’utilizzo di cookies e rifiuta qualsiasi pubblicità che ti profili, per cui accedi tranquillamente, poiché i tuoi dati non saranno nemmeno registrati, perché realmente teniamo alla tua privacy!”. Invece, che falsi sono gli avvisi che affermano: “Ci teniamo alla tua privacy”. Non solo bugiardi, ma anche un po’ ladri!!!

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi si dedica al riscatto degli ultimi e alla restituzione della dignità ad ogni uomo

     

    Don’t forget! Le buone iniziative

    L’associazione “Agathà” nata grazie all’iniziativa di don Marco Perrucchini, è il frutto dall’incontro della passione educativa di 2 istituzioni della Chiesa di Bergamo del XX sec: il Patronato S. Vincenzo e le Suore Sacramentine di Bergamo. Affonda le radici nelle scelte che la fondatrice delle Suore Sacramentine mise in atto a favore delle ragazze che vivevano in condizioni precarie, in concomitanza con la prima industrializzazione nella bergamasca. Al tempo stesso, il nome “Agathà” (in greco “realtà buone”) interpreta lo stile educativo di don Bepo, che sosteneva: “non ci sono ragazzi cattivi”.

    A questa sinergia si è unita la Cooperativa Sociale “L’impronta” che partecipa ai progetti dell’associazione grazie al suo personale educativo e non solo. Insieme si condivide il valore d’un legame profondo con la città: ci si sente parte di una terra da cui si riceve tanto e a cui si offre una presenza disponibile. Si sostiene e incoraggia la collaborazione fra competenze professionali e generosità del volontariato, fra pubblico e privato, fra scuola e lavoro, fra Chiesa e società civile. Dal 2011 sono stati avviati progetti rivolti ad adolescenti femmine e giovani donne in difficoltà: 1) la comunità alloggio minori, 2) la casa per la semi-autonomia, 3) gli appartamenti educativi, 4) gli interventi di sensibilizzazione sui temi della adolescenza e dei rischi ad essa connessi. Si è mantenuta una finestra aperta sul mondo, sostenendo progetti di cura dei legami sociali, partecipando alle reti di quartiere e costruendo legami coi territori. Le case si propongono come luoghi di protezione e realtà educanti. Le ragazze vi trovano accoglienza e cura, esigenza e supporto nel loro percorso di crescita e di autonomia.

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di Charles Marie Bouton

     

     

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