nell’immagine la Natività dipinta da Arcabas
Proverbio del giorno
«Dove c’è abbondanza di parole c’è carenza di intelligenza (India)»
Iniziamo la Giornata Pregando
Padre Santo, nel mistero adorabile del Natale, il tuo Verbo invisibile, apparve visibilmente nella nostra carne, per assumere in sé tutto il creato e sollevarlo dalla sua caduta. Generato prima dei secoli, cominciò ad esistere nel tempo, per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre, e ricondurre a te l’umanità dispersa. Amen.
GIOVANNI APOSTOLO-EVANGELISTA
E’ figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo e i suoi scritti rappresentano una vetta della teologia cristiana. La propensione più alla contemplazione che all’azione non deve farlo credere figura “eterea”: si pensi a come Gesù chiamò lui e il fratello: «figli del tuono». Lui si definisce «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Passione con Maria e con lei, dice la tradizione, visse a Efeso dove morì tra fine del I e inizio del II sec.
La Parola di Dio del giorno Lc 2,41-52
Nel giorno dopo il sabato, Maria di Magdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo, e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Riflessione Per Il Giorno (Note su S. Giovanni)
Fra gli apostoli e i discepoli, Giovanni fu la figura più luminosa e più completa, dalla sua giovinezza trasse l’ardore nel seguire Gesù e dalla sua longevità la saggezza della sua dottrina e della sua guida apostolica, indicando nella Grazia la base naturale del vivere cristiano. La sua propensione più alla contemplazione che all’azione, non deve far credere ad una figura fantasiosa e delicata, anzi fu caldo e impetuoso, tanto da essere chiamato insieme al fratello Giacomo ‘figlio del tuono’, ma sempre zelante in tutto. Teologo altissimo, specie nel mettere in risalto la divinità di Gesù, mistico sublime fu anche storico scrupoloso, sottolineando accuratamente l’umanità di Cristo, raccontando particolari umani che gli altri evangelisti non fanno, come la cacciata dei mercanti dal tempio, il sedersi stanco, il piangere per Lazzaro, la sete sulla croce, il proclamarsi uomo… Giovanni è chiamato l’evangelista della carità e il teologo della verità e luce, egli poté penetrare la verità, perché si era fatto penetrare dal divino amore. Il suo Vangelo ebbe a partire dal II secolo la definizione di “Vangelo spirituale”; Origene nel III secolo, per la sua alta qualità teologica lo chiamò ‘il fiore dei Vangeli’.
Intenzione del giorno
Preghiamo perché Dio ci doni l’intelligenza della Parola di vita, che S. Giovanni ha fatto risuonare nel suo Vangelo
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