venerdì 14 febbraio ’20

     

     

     

    nell’immagine un dipinto di Susan Ricker Knox

     

     

    L’aforisma del giorno (1000 proverbi della Bibbia)

    “L’occhio avido non si sazia dei propri beni e mentre ghermisce quelli altrui, perde i propri”

     

    Iniziamo la Giornata Pregando

    Dio, ricco di misericordia, che nella missione apostolica dei santi fratelli Cirillo e Metodio hai donato ai popoli slavi la luce del Vangelo, per la loro comune intercessione fa’ che tutti gli uomini accolgano la tua parola per formare il tuo popolo santo concorde nel testimoniare la vera fede. Amen

     

    CIRILLO E METODIO

    fratelli di sangue e fede, nati a Tessalonica (Salonicco, Grecia) all’inizio del sec. IX, evangelizzarono i popoli della Pannonia e Moravia. Crearono l’alfabeto slavo e tradussero in questa lingua la Scrittura e i testi della liturgia latina, per aprire ai nuovi popoli i tesori della parola di Dio e dei Sacramenti. Per questa missione apostolica sostennero prove e sofferenze di ogni tipo. Papa Adriano II accreditò la loro opera, confermando la lingua slava per il servizio liturgico. Cirillo morì a Roma il 14-02-869. Giovanni Paolo II li ha proclamati con S. Benedetto patroni d’Europa.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Luca 10,1-9)

    In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l’operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio».

     

    Riflessione Per Oggi (Papa Giovanni Paolo II)

    La missione dei fratelli terminò con la morte di Metodio, nell’anno 885; Cirillo era già morto sedici anni prima a Roma. Questi due grandi apostoli sono diventati i primi evangelizzatori dei popoli che abitano la parte orientale e quella meridionale dell’Europa. Verso la metà del IX secolo si avvicinava il momento della maturazione politica e culturale della grande compagine dei popoli slavi, il loro ingresso da protagonisti nella convivenza internazionale, nel sistema subentrato all’antico impero romano. Era anche il momento in cui l’antica civiltà si spezzava e si frantumava, e le tensioni tra Oriente e Occidente si trasformavano in divisioni e, presto, in separazioni. Gli slavi entrarono nella scena del mondo, collocandosi fra queste due parti e, nel tempo successivo, sperimentarono su loro stessi i tragici effetti dello scisma; furono anch’essi divisi, come diviso era allora il mondo europeo. Tanto più, pertanto, dobbiamo ammirare la chiaroveggenza spirituale dei due santi fratelli, i quali decisero di costruire un ponte ideale là dove quel mondo scavava invece fossati di separazione e di lacerazione. “Cirillo e Metodio svolsero il loro servizio missionario in unione sia con la Chiesa di Costantinopoli, dalla quale erano stati mandati, sia con la Sede romana di Pietro, dalla quale furono confermati, manifestando in questo modo l’unità della Chiesa che, durante il periodo della loro vita e attività, non era colpita dalla sventura della divisione fra l’Oriente e l’Occidente, nonostante le gravi tensioni, che, in quel tempo, segnarono le relazioni fra Roma e Costantinopoli”.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i fidanzati e per gli sposi perché non smettano mai di volersi bene

     

    Don’t Forget:

    S. VALENTINO DA TERNI vescovo romano, martire. E’ considerato patrono degli innamorati. Sono molte le sue leggende che riguardano gli innamorati: ciò spiega perché è il patrono di fidanzati e sposi. Una leggenda narra che il vescovo vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle mani: i giovani si allontanarono riconciliati.

     

     

     

     

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