sabato 8 agosto ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di Victor Gabriel Gilbert

     

     

     

    XVIIIa Settimana del Tempo Ordinario

     

    Proverbio del Giorno

    Una nave nel porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite.

    Preghiera del giorno (Preghiera di S. Domenico)

    Guida e proteggi, Signore, la tua Chiesa per i meriti e gli insegnamenti di S. Domenico: egli, che fu insigne predicatore della tua verità, interceda come nostro patrono davanti a te. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna per i secoli dei secoli. Amen

     

    S. Domenico Guzman

    nato nel 1170 a Caleruega (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto del bisogno di riportare il clero ad austerità di vita, fondò l’Ordine dei Predicatori basato su predicazione, studio e mendicità. Si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico e le Costituzioni dell’Ordine attestano chiarezza di pensiero, spirito costruttivo ed equilibrato, senso pratico. Sfinito da lavoro apostolico e grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore nel convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l’aveva. Dal 1267 le reliquie sono venerate a Bologna. La sua popolarità fu immensa, e numerosi i luoghi che lo hanno voluto come protettore; in Italia Bologna e Napoli.

     

    Ascoltiamo la Parola di Dio (Matteo 17,14-20)

    In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo». E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito. Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».”

     

    Riflessione Per Il Giorno (Benedetto XVI)

    Domenico che oggi festeggiamo esortava i suoi frati a:

    VIVERE: la vita fraterna in comunità vivificate dalla Parola di Dio; nella condivisione della fede, dell’amicizia, nella partecipazione reciproca degli eventi tristi e gioiosi della vita propria e della gente, mettendo in comune i beni del proprio lavoro, nell’osservanza delle regole comunitarie

    ASCOLTARE: la Parola di Dio per conoscere Dio, il suo progetto d’amore e di salvezza e disponibili all’ascolto di ogni persona per conoscere le speranze, le paure, le gioie e l’ansia di verità…

    STUDIARE: per “riflettere sulla multiforme sapienza di Dio e ‘Imparare a discernere le molteplici vie del Vangelo nelle cose create, nelle opere e istituzioni umane e nelle diverse religioni;

    CONTEMPLARE: Dio e la Sua Verità, per gustare la Parola nel silenzio e assimilarla nella preghiera, per comunicare agli altri la bontà di Dio, la grandezza della Sua presenza in noi.

    CELEBRARE: la Parola rivelata “solennemente e in comune” nell’eucaristia quotidiana, centro e cuore della vita, in cui si radica l’unità, si glorifica Dio, si invoca la misericordia del Padre, si rafforza la fede e si trova l’efficacia della missione;

    PREDICARE: è la ragion d’essere dell’ordine domenicano: annunciare nel mondo intero la Parola che salva; spendere la vita nel dialogo con le culture e con gli uomini di buona volontà.

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per chi predica il Vangelo, perché diventi voce e bocca di Dio

     

    Don’t Forget! La foto della settimana

    La foto più bella e più ricca di significato dell’evento di inaugurazione del nuovo ponte “Genova S. Giorgio” progettato da Renzo Piano, che ha avuto luogo martedì 3 agosto alla presenza del Presidente della Repubblica e delle massime autorità del governo nazionale e locale, è stata senza dubbio quella dell’arcobaleno che sovrastava il nuovo ponte, come simbolo di speranza e di riconciliazione.

     

    Il ricordo e il grazie…

    Pietro Salvini

    L’ALPINO CHE COSTRUI’ LA STRADA DI S. MARCO

    Morto il 6 marzo 2020

    Con Salvini, cavaliere ufficiale al merito della Repubblica per decenni di impegno profuso per lo sviluppo della sua terra, scompare uno dei personaggi che hanno lavorato con più intensità e passione per la comunità dell’Alta Val Brembana, in particolare per Mezzoldo dove era nato. Pietro aveva la passione amministrativa nel sangue, infatti ha dedicato la sua vita a ricoprire incarichi amministrativi per la sua comunità, tra cui quello di sindaco. Aveva una visione proiettata nel futuro, era convinto che la valle dovesse essere aperta sul territorio e verso la Valtellina. È grazie a lui che, infatti, venne costruita una strada di valico, tra le due vallate (la strada del passo S. Marco). Oltre a ciò, Pietro era alpino e nel 1969 diede vita alla manifestazione Trofeo Nikolajewka per ricordare i Caduti del fronte russo nel secondo conflitto mondiale. Insomma, dove ha potuto Pietro ha migliorato la sua comunità, il suo paese e il suo territorio grazie alla sua tenacia e speranza di un futuro migliore. La sua morte ha lasciato nello sconforto la moglie Elsa, i figli Guido, Cinzia, Nadia, Katia, i nipoti, le sorelle Teresina, Pina, i rispettivi figli e tutti i parenti, ma il suo contributo sarà riconosciuto per sempre e il suo carattere sarà un esempio per tutte le persone che ha conosciuto e lo hanno amato.

     

     

     

     

     

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