mercoledì 24 giugno ’20

     

    nell’immagine un dipinto di Scatizzi Sergio

     

    XIIa Settimana T. O. NATIVITA’ S. GIOVANNI BATTISTA

     

    Proverbio del giorno

    “L’uguaglianza non è facile, ma la superiorità è dolorosa”. (Proverbio Serere)

     

    Iniziamo la giornata pregando

    Dio onnipotente, concedi alla tua famiglia di camminare sulla via della salvezza sotto la guida di san Giovanni il precursore, per andare con serena fiducia incontro al Messia da lui predetto, Gesù Cristo nostro Signore. Egli è Dio e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen

     

    NATIVITÀ DI S. GIOVANNI BATTISTA

    nasce da famiglia sacerdotale, cui appartenevano Zaccaria ed Elisabetta. Raramente la Chiesa ricorda il giorno della nascita di un santo. Ciò avviene solo per Gesù, Maria e Giovanni Battista. La data di nascita di Giovanni è situata circa sei mesi prima di quella di Cristo. Giovanni a trent’anni inizia a percorrere il deserto in lungo e in largo. Annunzia ovunque la venuta del Messia. Predica e battezza i penitenti. La sua crescente popolarità è ritenuta pericolosa da Erode che lo fa imprigionare e uccidere all’incirca nell’anno 30 del I secolo. E’ sepolto in Samaria.

     

    Parola di Dio del giorno (Lc 1, 57-66. 80)

    “Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva esaltato in lei la sua misericordia, e si rallegravano con lei. All’ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo col nome di suo padre, Zaccaria.  Ma la madre intervenne: “No, si chiamerà Giovanni”. Le dissero: “Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome”. Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse.  Egli chiese una tavoletta, e scrisse: “Giovanni è il suo nome”

     

    Riflessione del Giorno (Mons Ravasi: Il mattutino)

    Leggendo un trattato di malattie mentali quel che stupisce di più è il trovarci i ritratti morali dei nostri migliori amici. Traiamo questa ironica considerazione dal Sacco dell’orco (1932) di Giovanni Papini, una delle tante attestazioni del suo carattere ruvido e implacabile nel denunciare i vizi umani. L’immagine è tutt’altro che lontana dall’esperienza quotidiana: proviamo a sfogliare un trattato di psichiatria e alla sequenza delle varie sindromi siamo subito pronti a pensare che esse calzino a pennello a qualcuno dei nostri amici e conoscenti. L’antica favola delle due bisacce ha sempre una sua attualità: gettato alle spalle il contenitore dei nostri difetti, eccoci subito a rimestare con gusto nel sacco dei peccati altrui che teniamo ben spalancato davanti a noi. Il simbolo evangelico della pagliuzza altrui e della nostra trave è del tutto pertinente per illustrare la storia delle relazioni umane. Inoltre, noi non sospettiamo, se non raramente, che tutto questo è vero anche al contrario, tant’è che uno scrittore acido come il franco-rumeno Emile Cioran (1911-1995) non esitava a osservare che «se potessimo vederci con gli occhi degli altri, scompariremmo all’istante». Si ha, così, una sottile rete di mormorazioni e calunnie che è a sua volta coperta da una più spessa rete di ipocrisie e di falsità. Per questo il Vangelo rimanda a due impegni piuttosto ardui da praticare. Da un lato, l’arte delicata della correzione fraterna, condotta con attenzione, con retta intenzione, con cautela (Mt 18, 15-17). D’altro lato, vale invece il principio: «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Lc 6, 37-38)

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo perché la testimonianza di Giovanni Battista ispiri l’agire e il pensare dei cristiani

     

    …Don’t Forget! “1000 quadri più belli del mondo”

     

    Del pittore napoletano Giovanni Battista Caracciolo, detto Battistello (1578 –1635) abbiamo già detto nella presentazione del suo capolavoro “La liberazione di S. Pietro”. E’ un pittore “caravaggesco” che fece propria cioè la lezione pittorica del Merisi producendo opere di altissimo livello come il quadro che oggi presentiamo in onore di S. Giovanni Battista di cui ricorre la festività della nascita. Vi è ritratto S. Giovanni Battista secondo l’iconografia classica: manto rosso a segnalarne il futuro martirio, la canna spezzata in mano, il fondo desertico di rocce e solitudine con l’accenno alla pianta di fico simbolo del popolo di Israele di cui lui rappresenta il punto più alto. E’ evidente come il pittore si sia ispirato al passo di Matteo 2,11 ss: “Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? …Un uomo avvolto in morbide vesti? … Un profeta? Sì, vi dico, ben più di un profeta … tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui”.

    GIOVANNI BATTISTA CARACCIOLO detto BATTISTELLO: SAN GIOVANNINO 1627/’30 – Olio su tela - cm. 62,5 x 50 - Collezione Fondazione De Vito, Firenze

    GIOVANNI BATTISTA CARACCIOLO detto BATTISTELLO: SAN GIOVANNINO 1627/’30 – Olio su tela – cm. 62,5 x 50 – Collezione Fondazione De Vito, Firenze

    Ma quello che noi vediamo è un ragazzo preadolescente dallo sguardo indagatore (sta fissando proprio te) che fa intuire l’intima consapevolezza del suo destino, dall’abbozzo di sorriso agli angoli della bocca, le gote carnose e i riccioli ribelli…strano contrasto fra uno scugnizzo che sembra tolto di peso dai vicoli della Napoli popolana del 1600 e il più grande dei nati da donna e dei profeti, il punto più alto dell’A. T. Ma è il ritratto intenso, commovente di un san Giovannino spogliato dell’atmosfera tragica e sacrale a cui l’iconografia ci ha abituati e raffigurato nella sua bellezza di uomo di Dio e nell’innocenza di bimbo nato senza peccato originale (in cui era stato concepito) per l’incontro fra Elisabetta e Maria.

    (Lc 1,39- 56).

     

     

     

    Il ricordo e il grazie

     

    15) don Tarcisio Avogadro

     

    Nato 4-9-1939 – Morto 25-3-2020

     

     

    Si è spento don Tarcisio Avogadro che ha trascorso 80 anni di vita e 56 anni di ministero sacerdotale in parrocchie della Valle Brembana senza risparmiarsi. Era nato il 4 settembre 1939 a Santa Croce di San Pellegrino. Dopo l’ordinazione sacerdotale (23 maggio 1964) era stato coadiutore parrocchiale di Dossena (1964-66). Quindi, a soli 27 anni viene nominato parroco di Miragolo S. Marco ed economo spirituale di Miragolo S. Salvatore (1966-74), frazioni di Zogno. Erano parrocchie piccole, da decenni segnate da forte emigrazione verso Milano e i centri più grandi della Bergamasca, con conseguente progressivo spopolamento. Con gli ex parrocchiani emigrati cercava di mantenere i contatti, avendo conosciuto in famiglia l’emigrazione di alcuni suoi fratelli. Già toccate dal turismo, che faceva lievitare il numero di residenti nella stagione estiva, in queste due comunità don Avogrado si impegnò anche ad avvicinare i turisti. Quindi venne nominalo parroco di Camerata Cornello (1974-87) dove diede avvio ai restauri degli antichi affreschi nella parrocchiale del 1700, e poi di Costa Serina e Ascensione (1987-2004), parrocchie pure segnate dallo spopolamento, ma che aumentavano numericamente per abitanti grazie ai turisti nella stagione estiva. Don Avogadro calò in queste due realtà la sua precedente esperienza, rivitalizzando le feste patronali e mariane.  «Fui io a presiedere il suo ingresso a Miragolo, quand’ero curato — ricorda Mons. Andrea Paiocchi, già vicario episcopale e suo compagno di Messa — Don Tarcisio aveva un animo buono, un carattere severo e rustico, ereditato dai suoi e poi accresciuto dalla lunga esperienza di vita in valle e in montagna». Nel 2004 si era ritirato a Selvino come collaboratore pastorale. «Ha sempre molto lavorato in parrocchia fin quasi all’ultimo», racconta il parroco don Alberto Brignoli. Nel 2014 era stato festeggiato per il 50° di ordinazione. Don Tarcisio si è spento nell’ospedale di Piario dove era ricoverato ed è stato sepolto nel cimitero del paese.    

     

     

     

     

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