nell’immagine un dipinto di Edward Henry Potthast
XXVIA Settimana T. Ordinario
Proverbio del Giorno (Proverbio francese)
La donna raramente ci perdona d’essere gelosi; ma non ci perdonerà mai di non esserlo.
Iniziamo la Giornata Pregando (Preghiera Colletta)
O Dio, sii tu l’unico Signore del mio cuore: possiedilo tutto. L’anima mia ami solo te, a te solo obbedisca e cerchi di piacere in tutto a te. Gesù, mio Signore e Dio mio, ti dono interamente il mio cuore e tutta la mia volontà. Un tempo essa ti è stata ribelle, ma ora a te tutta la consacro. Disponi di me come a te piace, sono pronto a tutto, accetto tutto. Amore, degno di infinito amore, tu mi hai amato fino a morire per me. Io ti amo con tutto il cuore, ti amo più di me stesso e nelle tue mani abbandono l’anima mia. Amen
Ascoltiamo La Parola Di Dio
In quel tempo, Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Riflessione per il giorno
Gli Angeli sono esseri misteriosi, e in forma misteriosa ne parla il profeta Daniele nella celebre profezia sul Figlio dell’uomo che la liturgia ci fa leggere oggi: “Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui; mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano”. Daniele non nomina gli Angeli: parla di fuoco, di migliaia, di miriadi…sono veramente esseri misteriosi, perché sono manifestazione della potenza e della santità di Dio, che ci aiutano ad adorare degnamente: “A te voglio cantare davanti ai tuoi angeli, mi prostro verso il tuo tempio santo”. Nella visione di Daniele non sono gli Angeli gli esseri più importanti, ma “uno, simile ad un figlio d’uomo” che è introdotto fino al trono di Dio, ed è a lui che Dio “dà potere, gloria e regno”, è a lui che “tutti i popoli serviranno”. La stessa cosa vediamo nel Vangelo: gli Angeli sono al servizio del Figlio dell’uomo. “Vedrete i cieli aperti e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo” dirà Gesù. Gli Angeli di Dio sono dunque al servizio del Figlio dell’uomo, cioè di Gesù di Nazareth; la nostra adorazione non è rivolta agli Angeli, ma a Dio e al Figlio di Dio. Gli Angeli sono servitori di Dio che egli, nella sua immensa bontà, mette al nostro servizio e ci aiutano ad avere un senso più profondo della sua santità e maestà e un senso di grande fiducia, perché questi esseri misteriosi sono al nostro servizio, sono nostri amici.
Intenzione del giorno
Preghiamo per la comunità don Milani di Sorisole, per don Fausto, don Dario e i loro collaboratori
Don’t Forget! “1.000 quadri più belli del mondo”
Il pittore DONATO CRETI (1671-1749) nato a Cremona, ma vissuto sempre a Bologna, è tra i più grandi pittori del Settecento europeo. Figlio d’arte, Donato mostra presto predilezione per il disegno. Nel 1685 ha modo di far conoscere il suo talento al conte bolognese Alessandro Fava che gli commissiona diverse tele. Nel 1713 sposa Francesca Zani, che morirà 6 anni più tardi, lasciandogli tre figli. Nel 1728 è nominato principe dell’Accademia Clementina. Muore nel 1749. Al pari di altri esponenti del classicismo bolognese, anche Creti fece della ricerca di forme ideali una missione esistenziale oltre che professionale, con notevolissimi risultati.
La serie delle Osservazioni astronomiche venne commissionata nel 1711 dal conte bolognese Luigi Marsili: questi fece dipingere al Creti tutti i pianeti in tanti quadretti e ne fece dono al Papa per convincerlo dell’importanza per la Chiesa di un osservatorio astronomico. Il dono raggiunse lo scopo, poiché con il sostegno di Clemente XI (Papa dal 1700 al 1721) venne inaugurato poco dopo a Bologna il primo osservatorio astronomico pubblico d’Italia. Le otto tele di piccolo formato raffigurano il sistema planetario allora noto: il Sole, la Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno e una Cometa; manca il pianeta Urano, scoperto solo nel 1781. Nelle composizioni è dominante la presenza dei pianeti, osservati con telescopi e diversi strumenti ottici (per i quali il pittore ebbe precise istruzioni) da piccole figure umane in abiti settecenteschi, riassorbite nella vastità del paesaggio notturno.
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