La vita di B, un giovane felice

    Se c’è una storia che smentisce certi consolidati luoghi comuni è quella di B. giovane senegalese di 23 anni approdato in Italia coi barconi e ospite del Patronato da qualche anno. Musulmano, ha 17 fratelli, tutti figli dello stesso padre (morto anni fa) ma di 4 madri diverse. Lui ha ancora mamma, un fratello e una sorella sposata. “Mio padre era molto severo: fin da bambini ci svegliava alle 5,00 per la prima preghiera del giorno. Non ho mai ricevuto una carezza o un dono da lui”. Eppure B. continua ad alzarsi alle 5,00, è fedele alle pratiche e vive una religiosità serena e senza ombra di fanatismo. A 18 anni parte per l’Europa senza avvisare nessuno, per un’avventura rocambolesca e pericolosa che lui racconta come se fosse il più normale dei viaggi e se gli si chiede “Qual è il ricordo più vivo che hai della traversata?” risponde: “Il ricordo di Lampedusa che è un’isola bellissima”. Sebbene zoppichi leggermente, incanta tutti quando gioca al pallone. Dotato di fine senso dell’ironia, va d’accordo con tutti, non critica nessuno e al massimo si limita a prendere in giro con amabilità persone e situazioni. Ha il permesso di soggiorno e l’italiano che l’ha assunto gli vuole bene ed è ricambiato. Insomma B. è un giovane felice. Ma con una storia come la sua, non dovrebbe essere frustrato e risentito?

    – don Davide –

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