lunedì 23 novembre ’20

     

     

    nell’immagine un dipinto di Andersen Brendekilde

     

    XXXIVa Settimana T. Ordinario

     

    Proverbio del Giorno

    «A che serve un volto florido se lo stomaco è vuoto? (India)»

     

    Iniziamo la Giornata Pregando (Salmo 84)

    Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe. Vedi, Dio, nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato. Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove, stare sulla soglia della casa del mio Dio è meglio che abitare nelle tende degli empi. Poiché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine. Signore degli eserciti, beato l’uomo che in te confida…Gloria al Padre…Amen

     

     

    Clemente I Papa e martire

    4° vescovo di Roma è ricordato nel Canone Romano. La sua lettera ai Corinzi, appare come uno dei più antichi documenti dell’esercizio del primato: accenna alla morte di Pietro e Paolo e dei protomartiri romani nella persecuzione di Nerone

     

    La Parola di Dio del giorno (Luca 12,1-4)

    In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi, vide i ricchi che gettavano le loro offerte nel tesoro del tempio.

    Vide anche una vedova povera, che vi gettava due monetine, e disse: «In verità vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato più di tutti. Tutti costoro, infatti, hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere». 

     

    Riflessione Del Giorno (Racconti di saggezza sufi)

    Un re sentendosi prossimo a morire, chiamò a sé i suoi tre figli, per designare il successore. Erano tutti e tre belli, saggi, in salute, intelligenti: era quasi impossibile decidere. L’uomo decise allora di metterli alla prova: diede a ciascuno di essi un palazzo e del denaro, dicendo loro: “Con questi soldi riempite il palazzo, senza lasciare alcun vuoti”. Era un’impresa difficile: i palazzi erano enorme, e i soldi pochi! Il maggiore dei tre, a furia di pensare, decise di riempire il palazzo di immondizia: era l’opzione più a basso costo. Il secondo ci pensò a lungo, ma non sapendo come riempire il palazzo, finì per lasciarlo completamente vuoto. Infine, il terzo acquistò, coi pochi soldi, lanterne di terracotta, incenso e fiori. Bruciò l’incenso e tutto il palazzo si riempì di profumo. E accese le lanterne e tutto il palazzo si riempì di luce. Portò i fiori e il palazzo di riempi di bellezza. Il re rifiutò il primo palazzo: che era pieno sì, ma di cose inutili! E rifiutò il secondo, dal momento che era freddo e vuoto. Il terzo figlio fu scelto come successore: aveva infatti riempito il palazzo di luce che arrivava fin sulla strada e di profumo che veniva diffuso dal vento…

     

    Intenzione del giorno

    Preghiamo per tutti i benefattori della Chiesa e del mondo.

     

    Don’t forget! Le 100 fotografie che hanno cambiato il mondo

    La drammatica immagine mostra l’arcivescovo Oscar Arnulfo Romero, Vescovo di El Salvador, assassinato da sicari di destra, inviati dal generale Roberto D’Aubuisson, mentre il 24 marzo 1980 stava celebrando la S. Messa. I mandanti e i sicari decisero di farlo tacere in questo modo brutale perché aveva ripetutamente denunciato in chiesa e con la radio emittente della diocesi le violazioni dei diritti umani che subivano le popolazioni più vulnerabili. La sua figura è stata reputata di tale importanza che nel 2010 l’Onu, nella ricorrenza della data della sua morte, ha istituito la Giornata mondiale del diritto alla verità su gravi violazioni dei diritti umani e alla dignità delle vittime. Mons. Oscar A. Romero è stato proclamato santo da papa Francesco il 14 ottobre 2018.

     

     

     

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