V.a Settimana di Quaresima
Proverbio del giorno – Saggezza cinese
In tre occasioni l’uomo rivela la sua natura: quando la sua mente cede all’ira, quando il suo corpo è piegato dal vino e quando deve mettere mano alla borsa.
Riflessione del giorno – commento alle letture
“E’ giunta l’ora”: di che “ora” si tratta? Si tratta dell’ora che il mondo aspettava e a cui tutta la storia tendeva, quella in cui Dio manifestandosi avrebbe dato compimento a ogni attesa e pienezza a ogni realtà. L’ora in cui l’umanità avrebbe realizzato il sogno più segreto e il desiderio più struggente: poter contemplare il volto di Dio e la sua gloria. E l’ora di cui parla Gesù è quella che incarna la logica del chicco di grano che “se non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” perché “chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”. Contrariamente a ciò che si pensa infatti non c’è nulla di più pericoloso della logica mortale che imprigiona in sé stessi, rende schiavi della riuscita a tutti i costi, spinge all’affermazione di sé a scapito degli altri e fa vedere sempre e solo i propri problemi. Accettando invece la logica di Gesù, si scopre come la glorificazione dell’uomo non sia più legata al potere, alla fama, al denaro, alla conoscenza, ma solo all’amore che si dona, esce da sé e perde sé stesso pur di guadagnare l’altro e accetta di morire per permettere a Dio di riprodurre in noi e in tutti quel frutto che dona eternità e pienezza.
L’intenzione di preghiera del giorno
Per il Papa, i Vescovi, i preti: non si stanchino di seminare il germe della Parola e di attenderne con pazienza i frutti.
Don’t forget! Santo del giorno
S. NICOLA DI FLÜE: PATRONO DELLA SVIZZERA. Nasce nel 1417 nel Cantone di Obwalden, non lontano dal lago di Lucerna. Cristiano fervente, si sposa e ha dieci figli. Ricopre le cariche di podestà della città di Sachseln e di deputato del cantone alla Dieta federale. Non è ancora il tempo della ‘pace svizzera’, ma sarà proprio Nicola a promuoverla. Nel 1443 si trova alla testa delle truppe, coinvolto in una serie continua di guerre che lo tengono impegnato per 27 anni. Spesso vittorioso, si distingue sempre per il suo spirito umanitario e cristiano: clemente con i vinti, si adopera perché chiese e conventi siano risparmiati dal saccheggio e non permette mai che si faccia del male a donne, vecchi e bambini. Un giorno sente di essere chiamato a qualcosa di diverso. Chiede il consenso della moglie e si ritira a vita eremitica a 57 anni. Le pendici del monte dove si trova il suo eremo sono sempre gremite di gente che accorre da lui per chiedere consiglio, guarigioni e miracoli.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.