sabato 3 luglio ’21

     

    13a settimana del tempo ordinario

     

    Proverbio del giorno (Biblico)

    Iniziare un litigio è come aprire una diga: prima che la lite si esasperi, troncala.

     

    Preghiera del giorno

    Spirito Santo, anima della mia anima, io ti adoro, illuminami, guidami, fortificami, consolami, dimmi quel che devo fare, dammi i tuoi ordini: ti prometto di sottomettermi a tutto quello che desideri da me e di accettare quello che permetterai che mi succeda. Fammi soltanto conoscere la tua volontà! Amen.

     

    Santo del giorno

    TOMMASO detto Didimo (Galilea, I secolo a.C. – Mylapore 72) era uno dei 12 apostoli di Gesù. È noto per essere il protagonista di un episodio della vita di Gesù, attestato dal Vangelo di Giovanni (20,24-29), in cui prima dubitò della risurrezione di Gesù e poi lo riconobbe.

    Secondo la tradizione cristiana, si spinse a predicare il Vangelo fuori dei confini dell’Impero romano, in Persia e India, dove fondò la prima comunità cristiana.

    Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa copta, le sue reliquie si trovano nella basilica di San Tommaso Apostolo a Ortona.

    A lui è attribuito il Vangelo apocrifo di S. Tommaso.

     

    La Parola di Dio del giorno – Giovanni 20,24-29

    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!».

    Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».

    Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!».

    Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

     

    Riflessione del giorno

    Tommaso è simpatico ai contemporanei, perché dubita e malgrado tutto accede alla fede. Ma non è tutto e solo dubbio: quando Gesù annuncia di star andando a Gerusalemme a rischio della vita, Tommaso si rivela il più coraggioso dicendo: «Andiamo anche noi a morire con lui!» (Gv 11,16).

    E’ pronto a seguire Gesù a qualunque costo: il suo impegno è totale. Quando poi Gesù annuncia la sua morte dice loro: «E del luogo in cui io vado voi conoscete la via» (Gv 14,4) Tommaso dice: «Signore, non sappiamo dove vai…come possiamo conoscere la via?» (Gv 14,5).

    Ha il coraggio di confessare la sua ignoranza e chiede a Gesù di illuminarlo. E’ il modello del credente, che chiede nella preghiera di essere illuminato…

    Arriva poi la crocifissione, e anch’egli si nasconde. Il terzo giorno Gesù risorto appare agli apostoli, mentre Tommaso è assente.

    E non vuole credere: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, se non metto il mio dito nel posto dei chiodi, se non metto la mano nel suo costato, no: non crederò» (Gv 20,25) ma di che cosa dubita veramente?

    È stato testimone della risurrezione di Lazzaro (Gv 11,43-44) e dunque sa che la cosa è possibile. Ma c’è un altro dubbio, più sottile: quello della risurrezione della carne, il fatto che Gesù sia risuscitato nel suo corpo.

    L’incredulità di Tommaso è come quella degli altri apostoli che hanno bisogno di poter toccare per essere confermati nella loro fede in Gesù risorto nella carne (Mt 28,17; Lc 24,39).

    Ma quando lo vede, esprime in due parole la più bella preghiera di tutto il Vangelo: “Mio Signore e mio Dio”.

     

    Intenzione di preghiera del giorno

    Preghiamo perché il Signore aumenti in noi la fede come lo fece in S. Tommaso.

     

    Don’t Forget! Foto della settimana

    28 GIUGNO: AMBURGO, GERMANIA L’elefante Yashoda del Hagenbeck Zoo alza la bandiera tedesca con la proboscide dopo averla estratta da un cesto di vimini.

    Yashoda è considerata un elefante-oracolo e la bandiera estratta avrebbe dovuto rappresentare la squadra vincente nella partita dei campionati europei di calcio tra Germania e Inghilterra…ma sappiamo come è finita.

    Mai fidarsi di certi indovini, anche se di grosse dimensioni. FOTO MARCUS BRANDT / DPA VIA AP

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