26a Settimana del tempo ordinario
Aforisma del giorno
A proposito di bicchier – di Francis Scott Fitzgerald:
All’inizio ti bevi un bicchiere, poi il bicchiere si beve un bicchiere, poi il bicchiere si beve te.
Preghiera del giorno – Colletta
O Dio, tu non privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti; effondi il tuo Spirito sul nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Parola di Dio del giorno
Numeri 11,25-29; Salmo 18; Giacomo 5,1-6; Marco 9,38-43.45.47-48
Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiam visto uno che scaccia demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile.
E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geenna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che con due occhi essere gettato nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
Riflessione del giorno
Com’è possibile che per entrare in paradiso basti un bicchier d’acqua, ma per evitare l’inferno in certi casi si renda necessaria persino l’amputazione della mano o del piede (i propri, beninteso)? Non solo: come mai l’apertura di quel bellissimo “chi non è contro di noi è per noi” che spazza via intolleranze e integralismi di ogni tipo, è coniugata con il fatto che è meglio mettersi una macina al collo e gettarsi in mare, piuttosto che scandalizzare i piccoli? E’ come se Gesù, dopo aver fatto proposte realizzabili, volesse ribaltarle, rendendole impossibili da praticare.
Ma le parole di Gesù sono strane solo per chi non ha compreso la logica del Regno presente nel mondo attraverso la sua persona. Che un bicchiere d’acqua basti a salvare l’umanità e a ottenere la ricompensa, lo capisce chi ha compreso che Gesù sta lavorando in nome di Dio al rinnovamento e alla valorizzazione di ogni gesto, parola, atto di bontà dell’uomo, preoccupandosi che nulla vada perduto: allora risulta evidente come persino nella povertà di un bicchiere d’acqua, brilla lo splendore della grazia divina che salva il mondo.
Se Dio dà un valore così grande alle cose ed è disposto a sopportare i nostri peccati perché vuole che nessuno si perda e tutti giungano alla conoscenza della verità, allora tutto ciò che serve a raggiungere questo fine, sia pure insignificante come un bicchiere d’acqua, è prezioso ai suoi occhi. E questa infinita compassione divina fa capire come sia essenziale non tagliarsi fuori dalla salvezza e come per raggiungerla non si debba esitare, se necessario, anche a tagliar via da sé ciò che ce lo impedisce.
Intenzione di preghiera per il giorno
Preghiamo per tutti gli ex-allievi di don Bepo, vivi e defunti, in questa domenica a loro dedicata.
Don’t forget! Santo del giorno
SANTI COSMA E DAMIANO
erano fratelli gemelli e compagni non solo di fede, ma anche di martirio. Studiarono assieme medicina in Siria e salirono a grande fama per la loro valentia nel curare i malati.
Animati da fede e carità si servirono della loro arte per curare i corpi e le anime con l’esempio e la parola, convertendo al cristianesimo molti pagani. Venivano soprannominati “Anàrgiri” (parola greca che significa “senza denaro”), perché non si facevano pagare per curare i malati. Soffrirono il martirio per decapitazione nella persecuzione di Diocleziano all’inizio del IV secolo.
In loro onore Papa Felice IV (525-530) fece costruire a Roma una chiesa, decorata di mosaici stupendi. Vivo è il loro culto in Oriente in Occidente, dove numerose chiese e monasteri di epoche diverse sono intitolate ai santi martiri “guaritori”.
26 SETTEMBRE 2021
Oggi si realizzerà il tradizionale ritrovo degli ex-allievi del P. S. V. secondo le modalità consuete:
- ore 10,00 :saranno illustrate le iniziative del 2020-2021
- ore 11,00 : S. Messa in ricordo degli ex-allievi defunti e di tutti gli appartenenti alla grande famiglia di don Bepo
- ore 12,00 : causa Covid19 al posto del pranzo sarà organizzato un rinfresco nella sala mensa del Patronato.
Il numero degli ex-allievi “storici” diminuisce di anno in anno, ma la loro presenza continua nelle centinaia di ragazzi che nel Patronato trovano la possibilità di studiare e di prepararsi alla vita e al lavoro. La carità e il carisma di don Bepo vivono anche dentro di loro, e continuano a diffondere l’amore e l’affetto verso il prossimo. Tutti sono invitati a questo storico appuntamento annuale e chiunque vorrà unirsi a noi sarà il benvenuto.
Nessun commento
È possibile postare il commento di prima risposta.