martedì 5 ottobre ’21

     

    27a Settimana del tempo ordinario

     

    Aforisma del giorno – di S. Francesco

    Questa è la nostra vocazione: curare le ferite, fasciare le fratture, richiamare gli smarriti.

     

    Preghiera del giorno – Di S. Francesco da recitarsi contemplando il crocifisso

    O alto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio.

    Dammi una fede retta, speranza certa, carità perfetta e umiltà profonda.

    Dammi, Signore, senno e discernimento per compiere la tua vera e santa volontà.

    Amen.

     

    Santo del giorno

    Helena Kowalska nacque il 25-8-1905 a Głogowiec Polonia, terza dei dieci figli di una coppia di contadini. Lasciata la casa paterna a 16 anni, lavorò come donna di servizio in alcune famiglie finché, nell’agosto 1925, entrò nella Congregazione delle Suore della B. V. Maria della Misericordia a Varsavia e prese il nome di Maria Faustina.

    Impegnata nei più umili servizi, non faceva trasparire le straordinarie comunicazioni divine che scriveva nei suoi diari, cercando di vivere unita alla volontà di Dio e confidando nella sua misericordia. Malata di tubercolosi, morì il 5-10-1938 nel convento di Cracovia-Łagiewniki, a 33 anni.

    Il culto alla Divina Misericordia, di cui si è fatta portavoce, si è ben presto diffuso dalla Polonia in tutto il mondo. Beatificata da san Giovanni Paolo II il 18 aprile 1993, è stata da lui canonizzata il 30 aprile 2000.

     

    La Parola di Dio del giorno Luca 10,38-42

    Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola.

    Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti».

    Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

     

    Riflessione del giorno – Frammenti di vita

    Avere a che fare con persone di culture molto distanti dalla nostra non sempre è facile: non si sa come fare ad esempio di fronte ai cambi di umore improvvisi, a certe inspiegabili virate nel comportamento, a chi scompare senza avvisare e riappare senza spiegare.

    A chi ti mette su il muso senza spiegazione e ti lascia cuocere nel fuoco lento nel dubbio e dei sensi di colpa. Chiedi agli psicologi che ti dicono la loro, ai mediatori culturali che ti dicono il contrario e ti decidi a parlare con gli interessati che non capiscono neppure il senso delle tue domande…insomma sembra di muoversi nel porto delle nebbie dove di quanto accade è difficile cogliere la logica.

    Per questo ho provato a chiedere lumi agli amici di uno che inspiegabilmente aveva deciso di isolarsi da tutto e tutti chiudendosi in stanza al ritorno dal lavoro, ma era chiaro che gli interpellati si barcamenavano fra il tentativo di non compromettersi con l’autorità e di non compromettere l’amico.

    Solo uno che dopo anni ancora fatica ad esprimersi in italiano, ma è dotato di arguzia e libertà di spirito ha alzato le spalle e ha dato la più convincente delle spiegazioni: “Sometimes his brain doesn’t work” (a volte il suo cervello non lavora). Si è aspettato che il cervello si rimettesse in moto e in pochi giorni tutto è andato a posto.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Preghiamo per tutte le mamme e donne casalinghe che lavorano con umiltà e amore.

     

    Don’t Forget! 1000 quadri più belli del mondo

    CASPAR DAVID FRIEDRICH: IL MARE DI GHIACCIO

    1823/24 – olio su tela – 98×128 cm. – Amburgo, Hamburger Kunsthalle

    Il pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich dipinse quest’opera all’età di 50 anni: infatti era nato a Greifswald nel 1774. La realizzazione del dipinto si basò su una serie di studi che egli realizzò osservando la formazione di banchi di ghiaccio sul fiume Elba. Il pittore inoltre ebbe modo di seguire le vicende della spedizione al Polo Nord sulla stampa dell’epoca.

    Questo dipinto è anche conosciuto come “Il naufragio della speranza” o “Immagine di ghiaccio” o ancora “la catastrofe della spedizione al Polo Nord”. Sul relitto è visibile infatti una scritta che si riferisce alla nave HMS Griper, il cui equipaggio guidato da William Edward Parry subì un naufragio in una delle prime spedizioni alla conquista dell’Artico. 

    Al centro del quadro le lastre di ghiaccio si sovrappongono e creano un cumulo che si spinge verso l’alto. La neve poi si raccoglie tra le lastre creando mucchietti giallastri. Anche in primo piano i ghiacci misti a frammenti di terreno si frangono sotto la spinta delle correnti marine sottostanti. A destra si intravede il relitto di una nave adagiata su un fianco mentre uno degli alberi ancora integro continua a reggere la vela issata. In lontananza si colgono altri cumuli di giaccio sollevati a formare piramidi trasparenti.

    Il significato dell’opera è legato alla poetica romantica: la natura madre e matrigna domina sull’umanità che subisce gli effetti dei fenomeni climatici. Il dipinto è caratterizzato da toni freddi che rendono algida l’intera composizione. La zona occupata dal cielo è dipinta in un rigido azzurro. La parte centrale invece presenta maggiore varietà di toni freddi e grigi.

    In primo piano i ghiacci si colorano di ocra e marrone con una dominante calda. Il passaggio dei toni dal bruno del primo piano al blu del cielo contribuisce a creare la spazialità ampia e disorientante del dipinto. il quadro di Friedrich genera una sensazione di freddo, solitudine e silenzio che investe lo spettatore.

    Se esiste un livello simbolico in questa tela si potrebbe ravvisare nella sensazione della natura, che è madre sì, ma è capace anche di far sentire l’uomo piccolo e impotente quando decide di ribellarsi a un’umanità che pretende di soggiogarla e di sfruttarla a suo uso e consumo.

    Particolare della tela di Friedrich con la nave rovesciata sul fianco

     

     

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