Giovedì 20 gennaio 2022

     

    2.a settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma del giorno di Nicolàs Gòmez Dàvila

    “L’idea del “libero sviluppo della personalità” sembra degna di ammirazione finché non incappa in individui la cui personalità si è sviluppata liberamente”.

     

    Preghiera del giorno di S. Ambrogio

    Nella tribolazione, quando le lotte si scatenano intorno a noi e l’intimo è pervaso da paure, infuria nei cuori la tempesta e siamo immersi nella contraddizione, quando i nostri pensieri ondeggiano come l’onda del mare e nella profondità dell’animo nessuna forza spirituale sa placarli!

    Allora solo la tua parola, o Cristo, che rimette i peccati, riesce a portare bonaccia. Annunzia, Signore Gesù, questa parola: la tua parola è medicina; la tua parola è raggio di sole; la tua parola è lavacro per la nostra impurità; la tua parola è acqua sorgente. Tu l’annunzi e la colpa viene lavata. Amen.

     

    Santo del giorno

    SS. Fabiano e Sebastiano

    FABIANO, Papa a Roma per 14 anni (dal 236 al 250), promosse il consolidamento e lo sviluppo della Chiesa. Divise Roma in sette diaconie per l’assistenza dei poveri.

    Con lui la figura del vescovo di Roma assunse prestigio da preoccupare l’imperatore Decio, sotto il quale subì il martirio. Fu sepolto nel cimitero di Callisto. SEBASTIANO era membro dei pretoriani, le guardie imperiali e cristiano dalla nascita.

    Per questo poteva portare conforto ai cristiani destinati al supplizio. Denunciato come cristiano e condannato a essere trafitto dalle frecce, ne uscì vivo ma non illeso. Dopo le cure, si presentò a Diocleziano e lo rimproverò di quanto aveva commesso contro i cristiani.

    A questo punto, fu di nuovo condannato: frustato a morte, il suo cadavere venne gettato nella cloaca massima. Le sue spoglie furono però ritrovate e deposte nelle catacombe della via Appia.

     

    La Parola di Dio del giorno Marco 3,7-12

    In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidone, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.

    Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.

    Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.

     

    Riflessione del giorno

    Non dimentichiamo il Myanmar

    Le fonti della resistenza contro il regime militare in Myanmar (Birmania) hanno segnalato un nuovo massacro operato dai militari il 24-12-2021 a Hpruso, nello Stato orientale di Kayah, dove autoveicoli di una colonna in transito su una strada di grande comunicazione sono stati attaccati e poi bruciati e i passeggeri trucidati.

    Sarebbero 38 i morti, tra cui un bambino e due operatori dell’organizzazione umanitari Save the Children che risultano dispersi. Un massacro portato a sangue freddo per le milizie locali Karenni, ma che le forze armate hanno giustificato per il mancato stop dei veicoli a un posto di blocco.

    Nel Kayah quasi metà della popolazione è cristiana, per lo più cattolici. Il sottosegretario Onu per gli Aiuti umanitari, Martin Griffith si è detto “inorridito” e ha condannato “questo gravissimo incidente e gli attacchi contro civili nel Paese, proibiti in base al diritto umanitario internazionale”.

    A conferma della brutalità della repressione militare, giorni fa la Bbc aveva confermato 4 uccisioni di massa di civili avvenute a luglio: 40 le vittime seppellite frettolosamente nella foresta.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Pregiamo per il Myanmar e per tutti i suoi cittadini perseguitati dal regime: perché ritrovino rispetto, pace e libertà.

     

    Don’t Forget! Anno di S. Giuseppe

    S. Giuseppe accetta la Maternità di Maria

    E’ attribuito al pittore Dono Doni, l’affresco originalissimo presente a Spello nella chiesa di S. Andrea. E’ il tema (molto raro nell’arte) della accettazione della divina maternità della Madonna da parte di S. Giuseppe, uomo giusto a cui la Scrittura dedica poche ed essenziali parole. 

    A confermare che i due personaggi abbracciati sono proprio Giuseppe e Maria ci vengono in aiuto i 2 profeti e le 2 sibille a lato dell’Immacolata.

    Il primo profeta a sinistra, è Davide: sul suo cartiglio il testo latino del Salmo 110: «A te il principato nel giorno della tua potenza tra santi splendori; dal seno dell’aurora, come rugiada, io ti ho generato». Davide addita l’Immacolata, riconoscendo in lei il compimento delle promesse divine.

    Il secondo Profeta è Balaam. Il suo cartiglio recita: “Una stella è sorta da Giacobbe e un uomo da Israele, colpirà le potenze straniere e tutta la terra sarà in suo possesso” (Numeri 24,17). Balaam indica non ià la Vergine in Cielo, ma quella in terra, abbracciata a Giuseppe.

    Quanto alle due sibille (a destra) sono: la sibilla Samia e la sibilla Libica i cui cartigli parlano più di Gesù che di Maria. L’abbraccio di Maria e Giuseppe non è compreso da coloro che stanno attorno: il gruppo di uomini e donne infatti vorrebbero ripudiata la sposa e salva la dignità dello sposo.

    Giuseppe sorregge Maria, ma guarda a terra, confessando così la sua incapacità di capire un mistero così grande e si mostra umile di cuore e grande nella fede.

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