5.a settimana Tempo Ordinario
Aforisma del giorno di Seneca
Anche se il timore avrà più argomenti, scegli la speranza e metti fine alla tua angoscia.
Preghiera del giorno per i malati
Gesù, per amor nostro, hai preso su di te i nostri peccati e le nostre infermità e sei morto in croce per salvarci e guarirci, per darci la vita.
Gesù, crocifisso, sei sorgente di ogni grazia e benedizione. Ora alziamo a te il nostro sguardo e la nostra preghiera per la guarigione nostra e di tutti i nostri infermi. Amen (si recita il Pater, Ave, Gloria)
Santo del giorno
Madonna di Lourdes
A Lourdes, ai piedi dei Pirenei, in una grotta sulla riva del fiume Gave, la Madonna apparve a una giovane donna semplice, delicata, cagionevole di salute, figlia di una famiglia poverissima.
L’11-02-1858 a Bernadette Soubirous apparve una “signora” molto bella, vestita di bianco, davanti alla quale la ragazza, non sapendo che fare, iniziò a pregare il Rosario. La Vergine si mostrò ancora 17 volte fino al 16 luglio 1858.
A febbraio sgorgò la famosa sorgente d’acqua prima inesistente e che fino ad oggi continua a dispensare grazie e miracoli ai fedeli.
Il 25 marzo l’apparizione si presentò come Immacolata Concezione: la proclamazione del dogma risaliva a 4 anni prima. Penitenza e preghiera: secondo la veggente questo è il cuore del messaggio della Madonna.
La Parola di Dio del giorno Marco 7,31-37
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decapoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano.
Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
Riflessione del giorno di padre Mauro G. Lepori, abate generale dei Cistercensi
Mi colpisce sempre il vangelo in cui Gesù annuncia la sua passione, ma, nel frattempo, di cosa parlano i suoi discepoli lungo il cammino? Parlano di chi sia il più grande fra di loro (cfr. Mc 9,30-37).
Quello che è incredibile è che questi dodici discepoli abbiano fatto tutto quel cammino guardandosi fra di loro e non fissando gli occhi su Gesù, su Gesù che annunciava la passione, la morte e la risurrezione, su Gesù che si rivelava totalmente nel suo infinito mistero.
Certo, non capivano quello che Lui diceva; non potevano capirlo. Ma il problema non è di capire come avverrà l’unità, la fraternità universale, come si salverà il mondo, questo mondo di oggi. Il problema è di non dimenticare di fissare gli occhi su Cristo.
Perché anche nei momenti di maggiore confusione, guardare Gesù è possibile, ascoltare Gesù, è possibile. Perché Gesù Cristo è presente, qui ed ora, ci parla, ci rivela tutto, è la Rivelazione di tutto.
Intenzione di Preghiera per il giorno
Per tutti i malati e i sofferenti, perché l’intercessione della Madonna di Lourdes li consoli e risani.
Don’t Forget! 30 GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro dei cieli è misericordioso» (Lc 6,36). Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità è il messaggio di Papa Francesco per la XXX Giornata Mondiale del Malato, che ricorre oggi 11 febbraio 2022. “L’invito di Gesù a essere misericordiosi come il Padre – scrive il Papa – acquista un significato particolare per gli operatori sanitari.
Penso ai medici, agli infermieri, ai tecnici di laboratorio, agli addetti all’assistenza e alla cura dei malati, come pure ai numerosi volontari che donano tempo prezioso a chi soffre”. Persone che hanno fatto del loro servizio una missione. Perché “le vostre mani che toccano la carne sofferente di Cristo possono essere segno delle mani misericordiose del Padre”.
Il Papa conclude richiamando l’indispensabile servizio della pastorale della salute, soprattutto nell’assistenza spirituale verso i malati, e l’impegno che ciascuno di noi dovrebbe avere nel rendersi vicino a chi soffre. Perché “il ministero della consolazione è compito di ogni battezzato, memore della parola di Gesù: «Ero malato e mi avete visitato» (Mt 25,36)”.
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