Venerdì 25 febbraio 2022

     

    7.a settimana Tempo Ordinario

     

    Aforisma del giorno di Leonard Cohen

    C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce.

     

    Preghiera del giorno

    Signore, Tu sei la mia luce: senza di te cammino nelle tenebre, senza di Te non posso neppure fare un passo, senza di te non so dove vado, sono un cieco che guida un altro cieco.

    Se Tu mi apri gli occhi, Signore, io vedrò la tua luce, i miei piedi cammineranno nella via della vita. Signore, se Tu illuminerai, io potrò illuminare. Tu fai di noi la luce del mondo.

     

    Santo del giorno

    S. Toribio Romo Gonzàlez

    Nel 1917 fu approvata in Messico una costituzione anticlericale dai radicali che controllavano il potere e nel 1926 scoppiò la guerra civile e la persecuzione. Fra i martiri ricordiamo S. Toribio Romo Gonzàlez, giovane sacerdote nato nel 1900 da famiglia di umili origini.

    I genitori erano contrari alla sua vocazione perché lui serviva al mantenimento dei fratelli, ma in suo aiuto venne la sorella Maria. Ordinato prete a soli 22 anni Toribio non ebbe vita facile. Nelle parrocchie dove viene assegnato quasi istintivamente si schiera dalla parte dei poveri. E questo dà fastidio.

    Da ultimo è nominato parroco di Tequila – Guadalajara. Vi porta il suo amore per l’Eucarestia, la sua spiritualità forte, la sua preghiera. La mattina del 25 febbraio 1928 viene svegliato da una banda armata che lo uccide: aveva offerto la sua vita per il Messico e la sua offerta viene accolta.

     

    Parola di Dio del giorno Marco 10,1-12

    Gesù, partito da Cafarnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie.

    Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola.

    Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

     

    Riflessione del giorno di Fabrice Hadjadj

    Fare meno figli per salvare il pianeta? Fabrice Hadjadj, 8 volte padre, spiega il perché delle sue scelte. Gli autori di Environmental Research Letters hanno riconosciuto che “Il problema centrale non è il numero di figli, ma la società ad elevato consumo in cui questi figli nascono”.

    Gli amish hanno in media dagli 8 ai 10 figli e uno stile di vita ben più ecologico del golden boy newyorchese. Conviene che il resto del mondo si interroghi su quello che è l’effetto e su quella che è la causa. Lo sviluppo del consumismo e la diminuzione del numero dei figli per famiglia sono strettamente correlati.

    I figli vi occupano e vi rendono sedentari, vi impongono il senso del recupero (i vestiti passano dal grande al piccolo), vi invitano a trovare la gioia attorno alla tavola piuttosto che ognuno attorno al suo tablet. Al contrario, il solitario che ha non ha sufficiente speranza per dare la vita è ridotto alla necessità di divertirsi a fondo, di fare del turismo, di compensare col consumo di merci a quanto ha perduto dal lato della comunione con le persone.

    La vita è un’avventura e possiede sempre una dimensione drammatica, se non tragica. E’ questo il prezzo della più alta vitalità. Dobbiamo certamente vigilare per evitare l’autodistruzione materiale; ma dobbiamo vigilare per evitare l’autodistruzione morale. Sarebbe parecchio triste salvare le scimmie trasformandoci in robot.

     

    Intenzione di preghiera per il giorno

    Perché i cristiani chiedano a Dio ogni giorno il dono del discernimento e lo esercitino nelle loro scelte.

     

    Don’t Forget! La crisi Russia – Ucraina

    La crisi tra Russia e Ucraina è entrata, nella notte tra il 21 e il 22 febbraio, in una nuova fase che, per usare le parole di Boris Johnson, si svolge sotto «segnali oscuri».

    Il presidente russo Putin ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche filorusse di Lugansk e Donetsk, che si trovano nel Donbass, regione nell’est dell’Ucraina. Dopo il riconoscimento, citando la necessità di «mantenere la pace e proteggere» la popolazione filorussa, ha inviato truppe russe nel territorio che, per la comunità internazionale, è di fatto ucraino.

    Nella notte si è svolto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che ha ribadito la necessità di continuare gli sforzi diplomatici. Nella foto, civili ucraini che si addestrano in vista della possibile invasione russa.

     

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